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Aglio, Giuseppe
Le pitture e le sculture della città di Cremona — Cremona, 1794 [Cicognara, 4191]

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https://doi.org/10.11588/diglit.26536#0184
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178 S. Sigismondo
tore , perchè volesse sentenziarla a morte , ma
sendo loro riuscito il contrario , il valente
Artefice gli ha figurati fuggirsene chi da una
parte, e chi dall’ altra mal contenti del me-
desimo Boccacci/io.
Anche le Quattro Pilastrate costeggianti
i detti due Quadri, nell* una delle quali vi
è dalla banda del Vangelo scritto 1537* mens,
Julii, in esse spiccano dei Putti, che forniti
di sacri arredi scherzando in varj atteggia-
menti. La volta è pur anco tutta opera del
medesimo, distribuita in comparti di Carnei,
ad altre anticaglie, oltre due Istoriette, in
una delle quali rappresentasi Davide, che ri-
posa sopra il busto del Gigante Golia pro-
steso a terra, con la di lui testa recisa in
mano. Nel mezzo poi dell’ arco vedesi un
bel gruppo di Putti, che si affaticano con
varj sforzi per sostenere una Croce. Il più
maraviglioso di tutte queste opere si è il
vedere, che tutte le Figure in esse rappre-
sentate sono tutte affatto prive delle pupille
degli occhi. Per antica tradizione si ha che
sendo Y esimio Pittore giovane, e di spirito
bizzarro, oltre tutte le altre prerogative, ave-
va eziandio quella di fomare le fisonomie
delle teste dy una grazia singolare. Siccome
però, giusta il proverbio, che 1’ invidia non
è mai morta; così alcuni suoi malevoli eb-
bero a dire, che la bellezza delle di lui di-
 
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