Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

CE L A.R C H I T E T T V R A
fefld parte d'un piede,ne più di tre quarti,e di targhete*
za,non metto che un piede e mezzore più che due pie*
di.Quanto meno [cale cpiu fircttc, saranno nel'edisi*
'- cio,tanto più commode le giudichiamo. Vufcita del su*
■ moede l'acqua debbe essere espcdita,cdi modo tirata in
suori,che non fi sermino jwfoprabbondino : non macchi
no,non osfendano ,no diano à l'edisicio noia. Glie dime?
fiero leuare alte dal tetto le canne de camini, e da ogni
materia scostarle,affine che ò dascintille ò dal caldo no
si raccenda ò traue ò palco uicino.l condutti de le acque
debbosisare in gmsa,chc rodendo ò bagnando niuno dà*
no facciano a l "edisicio,.Ver-chesé tali cofenuocono, ben
che poco,tuttauia à lungo tempo per lo continuo rodere,
dàneggiano sommamcte.Ho poi copreso che gli Archi*
tetti pentitimi in quefli acquedutti hàno ojseruato, che
lepioggie oucro slongando i cànoni di modo porgefjero
insucri,che nonbagnajsero chi uienc a lajlanza, ouero
ne le gorne in tal guisa le pigliajscro, che ouero ad uso
de gli huomim le rdccogliejsero ne le cifteme ', oue*
.ro <t lauaxe uia le brutture ad alcuni luoghi le mandajse
rosenza ossendere de gli huomini le nari ò gli occhi .&
panni chesujsero à queiio sommamete sludiosi che l'ac*
quapiouuta lontano da l'edisicio cacciassero ,e per più
altre cause,e faccialmente accio chcHsuolo de lasabricd
non sì bagni. A quello etiadio ueggo che hanno studiato,
chemettejsero te aperture in luogo, onde tutto l'edisicio
nepigliajsc maggior commodt. i pozzi per mio giudi*
Ho ne la più ampia parte de la e asa sì sacciano, non oc\
cupando però e più degni faacis cr ad altri bisogni più
acconci. Et uogliono i stfìci che l'acqua sìa più pura sé i
pozzi saranno alscopcrto.Ma in qualunque parte de li
casd