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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0082
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l<t dirizzino>,z? in corto tempo ne uengano tisine. Gio*
aerati ad eleggere di quc&e cofe il meglso ,sedA tacine
opere attroue satte, argomenti , e congietture piglieru
d<i le quali i,uisato,ciò che ne tuoi [Mi meglio sia facon*
tto^potrxi determinare. Per che si come in quelle gli er-
forìte le cose noteuoliuengono comprese,cosi dei crede* ci
*e,chc le nudefìmi cofe ne l'opera, tua, sintile succefso ha
Ueranno.Hauendo Nerone principe determinato diriz-
zare incorna adhonore del Sole un colosso di cento e
uintipiedi, peruincere de li poB per addietro lagran*
dezz<i,e magnisicerà jnoprima A Zenodaro k quei tem
Phcomeha Plinio fàmosi Architetto lo diede Xsareiche
lo conobbe a, l'artifìcio di tanta oper-a pienamente Jsicr*
to, hauedo lui satto prima in^r ancia uicino ad kuerno
Un colojso digranpeso:Horàdij}>ofhequeAecose,paJ?ia
Wo à le altre.Diciamo hora, che de commodi 4 l'edifica
^e si tratta,queUe cose, che i dotti antichi hanno detto?
j^ecicihnéteTheofaiiro,kriiiotile,Zatone,Varrone,VU
nio,e Vitruuio. Fer che quelle più to&oper un lohgo ofc
seruarle,che con arte alcuna si comprendono, di modo,
che da quelli, che con uigilante studio le hanno notate si
debbono pigliare. Seguirò dunque à raccogliere quelle
cose,che i dotti simi antichi in Mari]luoghi hanno tratta
te. v'aggiugneremo poi à costume nofìro s alcune cose
da le opere de maggiori j ò per auiso de (berti artesici
Gabbiamo notato, che àie cose che habbiamo a, dire sila-
lo in parte alcuna gioueuoli,panni che sia commodo.Se
%Ucndo la natura de le cose, da quelle piglieremo prin-
cipio.chegh huominiad edisicare primieramente usaro*
fo.Se non trfenganna ilgitidicio gli alberi, che si taglia
no
l<t dirizzino>,z? in corto tempo ne uengano tisine. Gio*
aerati ad eleggere di quc&e cofe il meglso ,sedA tacine
opere attroue satte, argomenti , e congietture piglieru
d<i le quali i,uisato,ciò che ne tuoi [Mi meglio sia facon*
tto^potrxi determinare. Per che si come in quelle gli er-
forìte le cose noteuoliuengono comprese,cosi dei crede* ci
*e,chc le nudefìmi cofe ne l'opera, tua, sintile succefso ha
Ueranno.Hauendo Nerone principe determinato diriz-
zare incorna adhonore del Sole un colosso di cento e
uintipiedi, peruincere de li poB per addietro lagran*
dezz<i,e magnisicerà jnoprima A Zenodaro k quei tem
Phcomeha Plinio fàmosi Architetto lo diede Xsareiche
lo conobbe a, l'artifìcio di tanta oper-a pienamente Jsicr*
to, hauedo lui satto prima in^r ancia uicino ad kuerno
Un colojso digranpeso:Horàdij}>ofhequeAecose,paJ?ia
Wo à le altre.Diciamo hora, che de commodi 4 l'edifica
^e si tratta,queUe cose, che i dotti antichi hanno detto?
j^ecicihnéteTheofaiiro,kriiiotile,Zatone,Varrone,VU
nio,e Vitruuio. Fer che quelle più to&oper un lohgo ofc
seruarle,che con arte alcuna si comprendono, di modo,
che da quelli, che con uigilante studio le hanno notate si
debbono pigliare. Seguirò dunque à raccogliere quelle
cose,che i dotti simi antichi in Mari]luoghi hanno tratta
te. v'aggiugneremo poi à costume nofìro s alcune cose
da le opere de maggiori j ò per auiso de (berti artesici
Gabbiamo notato, che àie cose che habbiamo a, dire sila-
lo in parte alcuna gioueuoli,panni che sia commodo.Se
%Ucndo la natura de le cose, da quelle piglieremo prin-
cipio.chegh huominiad edisicare primieramente usaro*
fo.Se non trfenganna ilgitidicio gli alberi, che si taglia
no