Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

LIBRO III. 57
ptrdjnnanzì tempo gli humori de la alce scccò.Aggiu*
&iiiiì,che'liniero da uenti d'Oéìro souente satto humido,
V apprcjjò dal Sole raccesoje putrefatto. Adunq; con*
tr°taU ingiurie la piurobufta materia oppongaft. Qve*-
"° soinmamente s'ojserut.che (ordine cominciato in tut*
><t l'opera ugualmente seguajì, che non si saccia k dcfìra
Pane con grande Ja Jìniftra con piatola pietra. Perche
"'cono Usahrica, soprapoiloui ìlpefo,uenir premutale
lct ealce nel secc.lrfi suggire eromperfì, onde ne lasabri
£" feccisxnamcnte uengono rotture- Nonii uieto che no
faù k cute di dentro di più tenera pietra, ma cornuti*
?Me tu kuori a dentro b di fuori sia la cute à dritta li*
e<*co7 piombino ugualmente gtujìa . La sua linea sarà,
"^Ua, che al dissegno de-l'ara corrispondc itiguisa, che
0,1 sia altroucgonfiata,altroucxoncaua,ne ondeggiane
e>%4 dritta per tutto sJ a giussa misurauguale.M.entre ■
,'e H feerica, & è uerde il muro primamente sé cosab*
'" '° Sgargerai, sarà, l opera ò cute ò bianco che gli so*
^ponghiperpctua.Sonui due fpecic dmépimcntt,una
0,1 /« quale, ne kfcorza con scaglie s'empiono i luoghi
01 • Valtra oue con pietre meno prezzate s'empie nel ;
^Zo.e lMulj e saltra pare,che per rijparmio sia siata
°w<tf<* > quando che le piche più uih inqueiìe parti si,
%>no. per che sé grandi e quadre pietre non ci man*
Jjero chi uolenticri uscrebbe minute e rotte pietre ( Le
1jc da i compimenti sono in quefeo differenti,che in que
- °ttc e minute pietre che ci uengono. in mano,e quasi
Za artificio mettiamo: in quelli poche ó ninne pietre
I C(0'e 5 esenza arte e mi sura iti si pongono, ma tutta
Pcra a dentro e suori con ordine fanno . Vorrei che
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