Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

B E l'a » C H I T B Tr T r R A
di cratici e siore di canne [ceche,opera. ùik$ld0t la ph
bc Romana ufata.si empiono ì craticixon luto a paghi
mcfcolato per tre giorni,dopoi con calce ò gefso si cuo*
prono,aggiugnendoui per ornamento dipinture ò siatile,
sé con gejso uasì di terra piftati ui me sederai la tcr&
parte non temerò de l'asbrezza -'llgcsso 4 la calce me* |
[colato piglia molto uigore,ma ne Ibumido, ne le brine,
e nel ghiaccio doucntainutile.Narrerò una legge conte
per una somma appo gli antichiftmi Architetti ofseriti
ta,laquale io come msoracUlo uoglio che sa accettati-
Sottoporrai al muro una base fermifima, e sa che le pds
ti disopra con quelle di sotto infìemecoH mezzo satto
giufee al piombino.sermerai icantoni,e le osse de l'cdis"
ciò con le più sode pietre dalsondosino a la cima. Mad
rabene la calce . Metterai la pietra bene bagnatati
opra,e ne le parti onde si teme ingiuria poganosi le pi111
dure,sarai la sabacà A lasquara,& al piombino giufià,
[india che le commifsure de le pietre da le altre di mei?
zo uengano rifirette. Metti gli intieri per ordine,e n®
mezzo de rotti empirai.congiugnerai con pietre tratte*
sate gli ordini uno ì l'altro. Sia detto su"ad bora del >n"
ro,par!iamo del tetto.Ma nò uoglio tacer cost,de last»
appo gli antichi molti segni sé ne sino ueduti.Sono nc$
natura alcune cose di no sprezzata uertìail lauro J'af"1
la,il uitello maritio,come dicono no uien dasacttc percO)
so.Pcròuogliono alcuni che tali cose ne l'edificio po&
dalasaetta lo disendano.loueraméteposjo credere <\tw
lo che diconosla rana rubeta in uaso di terra rinchiiT'
tsotterrata nel campo,cacciare gli uccelli da isemi e»1
non li mangino.^ lofiri albero portato ne la cafa,fo. $