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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0228
L X B R O V. 104
gendo acciò che da sé ftejsa trascorra <& noli- hauerpìtt
timoni meglio afìicura la naue,ma la fa più lenta.Valbe
>"o quanto e lunga la naue fìflenda. Non dirò d'altre eoa
soche a tuso de la naueg? a combattere sono bisogneuo
ILcome remi, anchore,suni,ssicroni,torri ponti, esìmili
<àtre minori cose.Qiiefto sia al propofìto, che traui e le-
gnine le sponde penditi,e uersoljperone ssesi,sono con
frp.l'empito d'ogni uiolenza per uno seudo.gli alberi le*
Urti per torri uaglionode aritene, e lescafe ne le aritene
huate per ponti. Vaceano gli antichi ne la proda alcune
^chine dette coruij nosìri inproda0 in poppe lieua*
"0 k torri a difesa de l'albero mettendouisopra e dauan
tischiauine ,siini esacchipersseccato,e tirata per una
**ss la fune, hanno-trottato il modo di uietare,che ninno
fa k naue monti. Uabbtamo altroue fatto manifesto in
cks guisasipossa inun tratto quando fi combatte, età
intano e nimici cuoprirst con le tamii che non uipos*
wAcuno nimico senza periglio muouerjì, & àlincon*
^° wefìa btsogno, con maggior prejlczza skrgarc il
wcio,dtroue habbiamo dichiarato Ja onde quid no ne
farò mètione,ba&a hauerne auisato li buoni ingegni.Bo Troua*
dottato etiamdid con qual arte si possa con una botta di mento de
"tortello tutto ÌJpAcio disfare, e cacciar già il nimico, l'auttore
chemsecrà montato, er in un tratto racconciarlo . Non
"'roparimcte ciò che àsotnmergere, er ardere le naui,
«a uccidere miserabilmétela ciurma de le naui ho trom*
fmse di quefto parleremo altroue. c\ucjìo non fi tac-
cto>che uariajì de le niui la lunghezzasccondo h uane-
* dt'iuoghi.tiauigrandi tra le isole di Vonto con diffi-
cWapotrai reggere. In Gadi 4 l'incontro il largo e mo-
bil
gendo acciò che da sé ftejsa trascorra <& noli- hauerpìtt
timoni meglio afìicura la naue,ma la fa più lenta.Valbe
>"o quanto e lunga la naue fìflenda. Non dirò d'altre eoa
soche a tuso de la naueg? a combattere sono bisogneuo
ILcome remi, anchore,suni,ssicroni,torri ponti, esìmili
<àtre minori cose.Qiiefto sia al propofìto, che traui e le-
gnine le sponde penditi,e uersoljperone ssesi,sono con
frp.l'empito d'ogni uiolenza per uno seudo.gli alberi le*
Urti per torri uaglionode aritene, e lescafe ne le aritene
huate per ponti. Vaceano gli antichi ne la proda alcune
^chine dette coruij nosìri inproda0 in poppe lieua*
"0 k torri a difesa de l'albero mettendouisopra e dauan
tischiauine ,siini esacchipersseccato,e tirata per una
**ss la fune, hanno-trottato il modo di uietare,che ninno
fa k naue monti. Uabbtamo altroue fatto manifesto in
cks guisasipossa inun tratto quando fi combatte, età
intano e nimici cuoprirst con le tamii che non uipos*
wAcuno nimico senza periglio muouerjì, & àlincon*
^° wefìa btsogno, con maggior prejlczza skrgarc il
wcio,dtroue habbiamo dichiarato Ja onde quid no ne
farò mètione,ba&a hauerne auisato li buoni ingegni.Bo Troua*
dottato etiamdid con qual arte si possa con una botta di mento de
"tortello tutto ÌJpAcio disfare, e cacciar già il nimico, l'auttore
chemsecrà montato, er in un tratto racconciarlo . Non
"'roparimcte ciò che àsotnmergere, er ardere le naui,
«a uccidere miserabilmétela ciurma de le naui ho trom*
fmse di quefto parleremo altroue. c\ucjìo non fi tac-
cto>che uariajì de le niui la lunghezzasccondo h uane-
* dt'iuoghi.tiauigrandi tra le isole di Vonto con diffi-
cWapotrai reggere. In Gadi 4 l'incontro il largo e mo-
bil