DE L'A R C H i f È f T V R A
attrahereglibuomini à uedere la nuoua inuentiofiC' $
per lo ccUmnéuulgato.di sarcii scpolcri, crescendp /''^
uentiom de. nuouilineamenti,uennero Itale, che notti'
può ritrouare cosa alcuna,laquale no fiuegga ne le opl
relorò satta ottimamente^ da tutti commedata. Et W
o bwno comprefo che molti puosero ogni lor cura ad &*
tiare quella parsejhecuopriua il corpo, altri ui sec(r0t
di più per fcriuergli gli epitasfi,& dtpigherui,ò M<$
- àrtii le òpere celebri de li morti.Li primi surono cotttt'
ti d'una cassi dì marmopuero gli aggiusero una capetti;
quanto póriaua k religione del luogo.Gli altri uisà>W
\ corono sopra colonna ò piramidej& altre grande f^
che,non tanto per cohseruarc il corpo, quanto per «&
seruare la memoria del nome loro. Habbiamo detto à(
ad Asone di Troade è una pietraie laqualei corpi P0"
stt fi consumano incontanente.
De le capette Je isepolcri,Vir amidi,colonne,
altan,e moli. cap. 3.
HOra per che sono comcndati lisepolcri de gli ^
chi,ueggo dtroue capelle,altroue piramidiJn r?
tro luogo colonne ,& altre cose,come moli}e fìntili'^
sabriche.Parmi che di tutte quejle cosesiraggtont,coW '
dando prima da le capetle, le quai uoglio chefUn0P '
ciole sorme di tepio.Ne biasimeròse ui aggiugnerai V,'
rij lineamenti.spigliati da molti edisici/,pur chesW°%_
tondi e perpetui.Non è manisesìose lisepolcriji quai
gliamo chesìano eterni,fi sacessero di materia pretto).
uile,per che puotrebbono esser portati uia. Niapi^c