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Alberti, Leon Battista
I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] — Vinegia, 1546

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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0414
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•LIBRO1 IX. 197
Mrf «e la uiUa non sa me&ieri di sare più palchi ne le
cafe. Ver che puoipigliare tanto ssacio, che Baili ad
ogni bisogno rudicano. llche mi piacerebbe ne la citta
tnchora, pur che fi potesfe sdre. Euui un'altra fog-
Zìa di edificio priuato ,che richiede la dignità, de le
fybriche cmili, e le piaceuolezze rufticane ,de la quale
bora parleremo . QV,e&isono giardini uicini à laciu
*à 3 de i quali uoglio che ci pigliamo cura ■ E giouera à
U breuità, de la quale io sono siudiofo,per che dichiare
*o insìeme che cosasìa richiedaà ciascuno di quegli.Ma
Prima che fi uenga al giardino, narrerò alcune sentenze
sogli antichi. Chi ha comperatoci campo, uenda la casa
tìùile.Chi ama la attà,non ha bifogno di casa rujlicana.
Zommanddno Ussici che godiamo aria pur isiima, il che
« darà la uiUasabricata in alto luogo. Ha taltra parte
Hpadre di samigliai afiretto di ritruouarsìfouente nel
feroce la curiale ne i tempijpersue bifogne:e quefìo ti
f'uscirà hauendo cxsa ne la città, ma queiìa nuoce à la
sinitale la rusiicana ti impedise da taisacende.Vs.ua-
n° li capitani di mutare alloggiamenti,acciò che nx>suf-
ho lisoldati ojfesi dal puzzo- Chepensitu che auenga
nz la città, oue tanti uapori escono da conseruatessurci
C(«Per ciò io giudico il giardino efsere commodo esak-
tlfao . Voleua Cicerone che Attico gli comperale un
&<irdino in luoco celebre. Ma io non lo uorrei tanto ce-
Wreyche no sipttotejse fare su laporta in giuppone. A»
%l bramerei quel commodo ,del quale si gloria colui in
twentio, dicendo Non mi uiene in fastidio la città,ne la
"'84.E Martiale.Mi dimandi quello che io faccia in uiU
t^o de fino,beo, canto giuoco jnilauo^ceno ,dormo ^di-
poi
 
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