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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

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https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0023
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LIBRO PRIMO. 7
Dilla Regione del Cielo , cvero Aria, del Sole, é" de'Venti, che -variano 1' Aria,
CAP. III.
C> Li Antichi usavano diligentia , quanto più potevano grandissima , di havere
I una Regione nella quale non Risse cola alcuna nociva, & lusse ripiena di
tutte le commodità ; & l'opra tutto guardavano con ogni diligenza di non havere
1' Aria grave , o moietta, con savio invero , & maturo consiglio . Acconsenti-
vano certo, che le la terra, & l'acqua.havessero in loro alcuno difetto, si po-
tevano con l'arte, & con 1' ingegno correggere. Ma affermavano, che l'Aria
non si poteva mai né con aiuto alcuno d'ingegno, né con moltitudine alcuna
di huomini correggere , & ril'anare , tanto che ballane . Et certamente il fiato
dello alito col quale solo noi veramente conosciamo mantenerli, & nutrirli la
vita , sarà molto ottimo alla salute, sé egli sarà sommamente puro . Oltra di
quello, quanta forza habbia 1' Aria nel generare, nel producere, nutrire, & man-
tenere le cose , non è nessuno , che non lo sappia . Conciosia che e' si co-
nosee, che sono di maggiore ingegno coloro, che si nutriseono di più pura
aria , che quelli, che si nutriseono di più grossa , & numida . La qual cola si
pensa, che fusse la cagione, che gli Àteniesi fussino di molto più acuto inge-
gno, che i Tebani. Noi conosciamo, che 1" Aria secondo il sito, & politu-
ra de' luoghi, ci pare hora d' una maniera , & hora d' un' altra . Le cagioni
delle quali varietà, parte ci pare di conoseere, parte ci sono del tutto na-
seose, & incognite per la seura natura loro. Ma diremo prima delle cagioni
manifeste , di poi disputeremo delle più occulte, accioche noi possiamo eleg-
gere Regioni commodissime, & in quelle vivere lanissimamente. Gli antichi Teo-
logi chiamarono 1' Aria Pallade . Quelta disse Homero, che era Dea, & si chia-
mava Glaucope , che significa Aria pura , che di l'uà natura dia lucidilsima.
Et certo li vede chiaro quella Aria esser sanissima , la quaie è purgarissma, &
purissima ; & che con la viltà si può facilmente penetrare, lucidissima, & leg-
gienlsima, & tutta sempre a un modo , & non varia. Et per il contrario affer-
meremo in quel luogo essere Aria perlifera, dove lliano ragunate continuamen-
te grossezze di nebbie , & di puzzolenti vapori , & che quasi ti Itia sempre co-
me un certo peso su gli occhi : Et che ti impedisea la villa . Che quelle cose
così fatte , sieno nell' un modo , & nell' altro , mi penso io che accaggia da
molte altre cagioni, ma più che da alcun' altra da' Soli, & da' Venti. Né qui
staremo a raccontare quelle cose naturali, cioè in che modo i vapori per la
forza del Sole si lievino dalle più intime, & secrete parti della Terra, & s'i-
nalzino al Cielo . Dove ragunati in gran moltitudine nello ampiissimo (patio
dell' aria : o vero per la loro grandissima mole, o pure, che ricevendo i raggi
del Sole da quella parte, che rarefatti si sono , calchino : & con il cader lo-
ro lpinghino 1' Aria, eccitino i venti, & dipoi gittandosi da per loro nell'
Oceano cacciati dalla sete si tussino; bagnati finalmente nel Mare, & pregni di
humore, aggirandosi nuovamente per l'Aria, ltretti da'venti, & quasi come (pu-
gne premute dillillino, & piovino a gocciola a gocciola lo humore, onde sieno
cagione , che lì creino nuovi vapori. O siano quelle cole , che noi riabbiamo
dette, vere, o eh' egli è pur vento , & una secca fumosità della terra, o una
calda evaporatione molta da freddo, che la spinga , o vero fiato d' Aria , o
vero pura Aria , mossa dal moto del mondo, o da il corlo , & raggiare delle
Stelle, o vero Io spirito (che genera le cose) mobile per sua natura, o sia
pur altra cosa , che non in sé ltelsa , ma nell' Aria più prello consuta , gui-
data dalla calda polsanza della più alta parte dell' Aria , o dalla infiammatione
fatta nell'Aria mobile, o le alcuna altra ragione, & opinione di altri nella
dil'cussìone da fvirsi è più vera, o più antica ; io giudico , che sia da lal'ciarla
in dietro, come che non faccia a proposito. Da quello veramente, sé io non
m' in-


t
 
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