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https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0050
jo DELLA ARCHITETTURA
si fussero aumentate ricchezze battami a tanta principiata magnificentia, che e»];
havesse gittata via tutta la spesa della futura opera, nel gittare i fondamenti
del tempio? Oltre che egli è da considerare, & non infra l'ultime cose, non
solamente quel che tu polsa, ma quello ancora che ti si convenga. Io non lo.
do Rodope di Tracia quella celebrata Meretrice, & memoria de suoi tempi
che si facesse fare un sepolcro di spesa incredibile: Et sé bene ella con il ì'uq
meretricio guadagno si avea procacciate ricchezze , regali, ella però non fu de-
gna di sepolcro Regale. Ma per l'opposito, io non biasimo già Artemisia Re.
gina di Caria, per haver fatto al suo carissimo, & degnissimo Consorte il sun-
tuosissìmo sepolcro. Ancora che io in queste cose, lodo certo la modestia.
Oratio biasimava Mecenate che egli impazzale nello edificare. Io veramente
lodo colui, il quale secondo che dice Cornelio Tacito, fece il sepolcro ad
Otone modello, ma da durare gran tempo. Et sé bene nelle private memorie
si ricerca la modeflia , & nelle publiche la magnificentia: Le publiche ancor»
sono alcuna volta lodate per elsere modelle come le private . Noi lodiamo , &
ci maravigliamo del Teatro di Pompeo, per la egregia grandezza, & dignità
della opera. Edificio degno veramente di Pompeo, & di Roma Vittoriosa . Ma
la pazzia dello edificare di Nerone, & la furia di recare a fine le opere smi>.
surate , non è lodata da ognuno. Oltra quello chi non harebbe voluto che co-
lui , che con tante migliaia di huomini forò il Monte appretto a Pozzuolo,
havesse durata tanta fatica, & consumato tanta spesa, in qualche altra opera
più utile ? Chi non biasimerà la prodigiosa pazzia di Eliogabalo ? egli haveva
pensato di piantare una grandittima Colonna, per entro della quale si salisse so-
pra la cima, acciò vi si ponette sopra lo Dio Eliogabalo, al quale ei si ert
ordinato di adorare. Ma non havendo trovato Pietra si grande, fattone cer-
care insino in Tebaide, si tolse dalla impresa. Debbesi aggiugnere ancora a
quelle cose che e' non si debbe incominciare cosa alcuna, sé bene per altro el-
la è degna, & utile, ne però al tutto diffìcile al farsi, aiutandola le faculta-
di, & le opportunità de tempi, che ella sia tale, che in breve debba manca-
re , o per negligcntia di chi luccede, o per tedio delli habitatori. Io biasimo
il fottb, che haveva fatto Nerone navigabile dalle Cinqueremi, dallo Averno
insino ad Hostia , si per altre cagioni, si ancora perche a mantenerlo , pare-
va che desideralse perpetua , & eterna felicità dello Imperio, & de Principi di
tal cosa continuamente studiosissimi. Le quali cose poi che cosi sono, si debbe
haver consideratione a quelle che noi di sopra habbiamo racconte, cioè che
cosa sia quella, che tu voglia fare, in che luogo tu la vuoi fare , & chi tu
sia che la faccia: & l'ordinare il tutto secondo il merito, & l'uso della cosa,
sarà certo cosa da huomo considerato, & di buono consiglio.
Che considerato diligentemente da eia faina delle parti de Modegli, tutto l ' ordine della
edisicio ; si debbe chiedere fopra di ciò consiglio , a gli huomini intelligenti , Ó*
sa'vi, & ìnanzi che e' si cominci a murare , non solamente sarà bene sa*
pere donde hanno da ufàre i danari per la spesa, ma Infogna molta
manzi haver proceduto tutte le cofe necessarie per dar sine ad
una tale opera ,
CAP. III.
i
NOtate , & avertile queste cose , si debbe andare guardando 1' altre intorno,
sé ciaseuna è finita perfettamente , & a luoghi (uoi commodamentc dillri-
buita . Il che accioche ti riesea , è di bisogno che tu ti prepari in modo che
nel rivedere qualunque di queste cose, tu ti persuada di havere per cosa brutta,
sé tu non conseguiterai il più che tu puoi , che e' non si polsa in nell'uno al-
tro luogo risguardare più di voglia, ò maggiormente lodare nessiina altra ope-
I
si fussero aumentate ricchezze battami a tanta principiata magnificentia, che e»];
havesse gittata via tutta la spesa della futura opera, nel gittare i fondamenti
del tempio? Oltre che egli è da considerare, & non infra l'ultime cose, non
solamente quel che tu polsa, ma quello ancora che ti si convenga. Io non lo.
do Rodope di Tracia quella celebrata Meretrice, & memoria de suoi tempi
che si facesse fare un sepolcro di spesa incredibile: Et sé bene ella con il ì'uq
meretricio guadagno si avea procacciate ricchezze , regali, ella però non fu de-
gna di sepolcro Regale. Ma per l'opposito, io non biasimo già Artemisia Re.
gina di Caria, per haver fatto al suo carissimo, & degnissimo Consorte il sun-
tuosissìmo sepolcro. Ancora che io in queste cose, lodo certo la modestia.
Oratio biasimava Mecenate che egli impazzale nello edificare. Io veramente
lodo colui, il quale secondo che dice Cornelio Tacito, fece il sepolcro ad
Otone modello, ma da durare gran tempo. Et sé bene nelle private memorie
si ricerca la modeflia , & nelle publiche la magnificentia: Le publiche ancor»
sono alcuna volta lodate per elsere modelle come le private . Noi lodiamo , &
ci maravigliamo del Teatro di Pompeo, per la egregia grandezza, & dignità
della opera. Edificio degno veramente di Pompeo, & di Roma Vittoriosa . Ma
la pazzia dello edificare di Nerone, & la furia di recare a fine le opere smi>.
surate , non è lodata da ognuno. Oltra quello chi non harebbe voluto che co-
lui , che con tante migliaia di huomini forò il Monte appretto a Pozzuolo,
havesse durata tanta fatica, & consumato tanta spesa, in qualche altra opera
più utile ? Chi non biasimerà la prodigiosa pazzia di Eliogabalo ? egli haveva
pensato di piantare una grandittima Colonna, per entro della quale si salisse so-
pra la cima, acciò vi si ponette sopra lo Dio Eliogabalo, al quale ei si ert
ordinato di adorare. Ma non havendo trovato Pietra si grande, fattone cer-
care insino in Tebaide, si tolse dalla impresa. Debbesi aggiugnere ancora a
quelle cose che e' non si debbe incominciare cosa alcuna, sé bene per altro el-
la è degna, & utile, ne però al tutto diffìcile al farsi, aiutandola le faculta-
di, & le opportunità de tempi, che ella sia tale, che in breve debba manca-
re , o per negligcntia di chi luccede, o per tedio delli habitatori. Io biasimo
il fottb, che haveva fatto Nerone navigabile dalle Cinqueremi, dallo Averno
insino ad Hostia , si per altre cagioni, si ancora perche a mantenerlo , pare-
va che desideralse perpetua , & eterna felicità dello Imperio, & de Principi di
tal cosa continuamente studiosissimi. Le quali cose poi che cosi sono, si debbe
haver consideratione a quelle che noi di sopra habbiamo racconte, cioè che
cosa sia quella, che tu voglia fare, in che luogo tu la vuoi fare , & chi tu
sia che la faccia: & l'ordinare il tutto secondo il merito, & l'uso della cosa,
sarà certo cosa da huomo considerato, & di buono consiglio.
Che considerato diligentemente da eia faina delle parti de Modegli, tutto l ' ordine della
edisicio ; si debbe chiedere fopra di ciò consiglio , a gli huomini intelligenti , Ó*
sa'vi, & ìnanzi che e' si cominci a murare , non solamente sarà bene sa*
pere donde hanno da ufàre i danari per la spesa, ma Infogna molta
manzi haver proceduto tutte le cofe necessarie per dar sine ad
una tale opera ,
CAP. III.
i
NOtate , & avertile queste cose , si debbe andare guardando 1' altre intorno,
sé ciaseuna è finita perfettamente , & a luoghi (uoi commodamentc dillri-
buita . Il che accioche ti riesea , è di bisogno che tu ti prepari in modo che
nel rivedere qualunque di queste cose, tu ti persuada di havere per cosa brutta,
sé tu non conseguiterai il più che tu puoi , che e' non si polsa in nell'uno al-
tro luogo risguardare più di voglia, ò maggiormente lodare nessiina altra ope-
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