Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0099
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
LIBRO TERZO.

69

rendo la medesima regola di fare tali archi, nelle opere di Pietra, aggiu-
gnendovi leinpre conii, composono 1' arco intero ; talmente che e' bilogna
confettare che elso arco sia ratto del congiugnimento di più conii insieme ;
alcuni de quali Hanno da ballo con la tetta l'otto 1' arco, & si chiamano le
moire de gli archi: alcuno ttando l'opra nel mezo , si chiama il serraglie ; gli
altri da i fianchi, finiscono il retto dell' arco a guisa di cottole . Né sia suori
di proposito il raccontare di nuovo quelle cose, che nel primo libro dicem-
mo . Gli archi infra di loro sono disferenti, imperoche egli è 1' arco intero ,
il quale è fatto d' un mezo cerchio, la corda del quale si dirizza per il cen-
tro del cerchio : enne ancora un' altro , che tiene più di trave, che di arco ,
& lo chiamiamo minore di mezo cerchio ; perche egli non è un' intero rr.ezo
cerchio ; ma è una certa determinata parte minore di elso, la corda del quale
è sopra il centro, & da quello lontana. Ecci ancora l'arco compollo, da al-
cuni chiamato angulare, & da alcuni chiamato arco compollo di duoi archi
minori del mezo cerchio ; & ha nella sua corda duoi centri di due piegate
linee, che s' intersecano 1' una 1' altra scambievolmente. Che 1' arco intero sia
fermissimo più di tutti gli altri, oltre a che il tatto da pei sé Hello lo manire-
sta, si pruova ancora per ragioni, & argomenti. Et io non veggo in che mo-
do egli si possa spontaneamente diiTolvere; sé già 1' un conio non è ipimo
dall'altro: dalla qual villania sono tanto lontani , che in cambio di ciiiaiu-
tarsi , più pretto porgono aiuto 1' uno all'altro. Ma che più? quando e' co-
mincialìero a volere ciò fare, egli è vietato loro dalla natura de peli, a qua-
li o elsi stanno lotto, o de quali e' sono ripieni. Di qui è quel detto di Var-
rone, che dice, che nelle opere fatte in Volta non si reggono manco le cole
da delira, mediante le da siniilra, che si faccino le sinittre, mediante le dal-
la deltra. Et quello si può vedere, imperoche il conio superiore del mezo,
il quale servirà solo per serraglio, in che modo potrà egli mai scacciare via
i conii de gli lati? o quando potrà egli premuto da quelli ttesii, eilere mai
scacciato del iuo già preso luogo ? & quei conii, che per (palle da lati gli so-
no vicini, per il giulio contrapeso impottoli daranno facilmente fermi nels of-
ficio loro: Ultimamente i conii, che diranno l'otto ad amendue le tette dell'
arco, come si potranno etti movere, facendo gli officii loro quelli che gli so-
no sopra? Adunque non riabbiamo bisogno di corde ne gli archi interi, diren-
dendosi per loro medesimi ; ma ne gli archi meno che interi, abbiamo bisogno
d' una catena di ferro, o gli affortifichiamo di mura di auà & di là, che
habbino forza di corda , & desideriamo , che else mura si tirino tanto lunghe,
che in else si polla reintegrare 1' arco minore che 1' intero , inlino alla sua in-
tegrità. Il che usirono Tempre fare gli Architettori antichi & dove e'poterono
reintegrarono ne fianchi delle mura tutti gli ar.hi seemi . Oltre a che egli os-
servarono diligentemente, dove havevano la occasione di tirare gli archi lceini
sopra di diritte travi ; & sopra de gli archi non interi, usarono di tirare ar-
chi interi, che porgelsero aiuto a'non interi, ciie gli havevano di sotto , &
intraprendessino le moleslie de pesi. Appretto de gli Antichi non si veggono ar-
chi compotti. Sono alcuni che dicono, che egli è ben usarli ne vani delle
Torri, accioche quasi come Prue, fendino i troppo gravilsimi pesi, pouuli
sopra, ancorché sin ili archi con petti , sero più pretto confermati, che opprcllì
da limili pesi pollili adotto. Io vorrei che le Pietre delle quali io havelli a
fare uno arco, fulsero d'un larghidimo, & grandissìmo satto, quanto più si
puote maggiore ; Imperoche la parte di ciualupche corpo, che è creata, &
insieme unita dalla natura, è meno resolubile , che quella, che dalle mani
de gli huomini è insieme ammaliata , o congiunta. Et bisogna che le Pietre
con la tàccia, con la grandezza, & con il peso, & con limili cose siano
scambievolmente uguali, come bilanciate & da delira , & da siniilra . Se tu
harai a fare una loggia, & tirare sopra i vani infra continovate colon-
 
Annotationen