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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Transl.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0234
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170

DELLA ARCHITETTURA

t>uclIc <>« Corinto

le cimase de gli altri capitelli sono di linee diritte,
s' incavano allo indentro , tanto quanto è larga da piede la loro campana
vidono la groilezza de la cimasa in tre parti, 1' una de le quali, cioè il dison
finil'cono come il dacapo de le colonne con una intaccatura , & con uno £ra>
taccino ; vertono quella campana di duoi ordini di foglie ritte, & jn cjjst. °!'
di quelli ordini fanno otto foglie, fanno le prime foglie lunghe due parn "?
cosi le seconde foglie, & le altre parti allignano a viticci che escono de le f
glie, & salgono (ino a la cima de la campana, & gli fanno sedici, de nua°r
ne legano quattro in ciascuna fronte del capitello, duoi dal siniilro da un s!
nodo, & duoi dal deliro lato da 1' altro nodo, partendosi ciascuno talment
dal suo nodo, che gli duoi ultimi fanno con la cima loro cartoccio, appunto
sotto le cantonate de la cimasa. Ma quei duoi di mezo la fronte si congiunto-
no medesimamente insieme accartocciandosi sopra quelli nel mezo apunto; s'in-
taglia ne la campana un bel fiore, non però più alto che la cimasa. La gros.
sezza del labbro de la campana, che si scuopre dove non sono i viticci, è pei
una parte sola; le foglie che si piegano, si dividono in cinque dita, & non in
più che sette sé pur ti piace; le cime de le foglie sportano in fuori una me-
za parte: honoratidìma cosa è certo, che & ne le foglie li fatte de capitelli,
& in qualunche altro intaglio si trafigghino forte a dentro qual si voglia sorte
di linee. Cosi fatti adunque sonoi capitelli de Corinthii. I Toscani trasferirono
ne'loro capitelli tutti gli ornamenti che e' poterono trovare ne gli altri, &
tennono il medesimo ordine nel fare la campana, la cimasa, le foglie, & il
fiore, che i Corinthii, ma in cambio de viticci fecion certi manichi che u-
scilTero fuori sotto le quattro cantonate de la cimasa, che havevano d'agget-
to due parti intere. Ma la fronte del capitello ritrovandoli per altro ignuda,
prese i luoi adornamenti da li Ionici, percioche in cambio de viticci ella man-
da fuori que' manichi accartocciati, & ha il labbro de la campana pieno di
vuovoli, & sottovi le coccole . Oltre a quelle sorti di capitelli sé ne veggono
all'ai compolli di disegno mescolatamente, & de le dette parti accresciuti, o di-
minuti : ma da chi intende non sono molto approvati. Et quello balli de ca-
pitelli, sé già non ci manca che eglino usarono di porre sopra la cimasa ordi-
naria del capitello un' altra pietra quadrata più lottile ma molto larga nel lavo-
ro, per la quale parelle che 1 capitello alquanto respirallé, & che non dimo-
(traile di esiere affogato da Io architrave, & elle nel murarvi poi sopra quel-
le parti, che vi erano più sonili, & più belle, portalsino manco pericolo.
De gli architravi, de capitelli, de correnti, o vuoi sregi, de le tavole , meiiJoU,
o mensoloni, tegoli, embrici , canali, & altre simili cose
appartenenti a le colonne .
CAP. IX.
POlli i capitelli a luoghi loro, vi si mette sopra l'architrave; sopra l'archi-
trave il fregio, la cornice, & cose simili, che a fare il tetto si appartai-
ghino . In tutte quelle cose & tutti , & gli Ionici ancora sono molto differen-
ti da Dorici, ancor che in alcune di dette cose convenghino tutti insieme •
Percioche gli ordinano 1' architrave in quello modo : vogliono che la sua wr"
ghezza da ballo non sia niente più larga che il sodo da capo de la colonni,
& la larghezza da capo di detto architrave non vogliono che ecceda la groi-
sezza del da pie de la colonna . Le cornici son quelle , che si posano sopra '
fregio , & che con i loro aggetti escono fuori : in quelle ancora olservaron
quello , che noi ti dicemmo già, che era necesTario in tutti gli aggetti, cw
che eglino uscilsino tanto fuori de diritti quanto era la loro altezza .^ Uiaro
ancora di fare, che quello lavoro de le cornici si ponelle , che e' pendelie
per
 
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