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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Transl.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0244
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DELLA ARCHITETTURA
ma sopra quelle, che non hanno a ricevere sopra di loro frontispicio, s, „le.
sempre. Ma de frontispicii tratteremo dipoi. Et quelle furono le cose, che
sarono i Dorici. Ma gli Ionici giudicarono & non senza buon consiggo, cu
sopra le colonne maggiori si dovessino porre architravi più grassi ; la quaj cosa
non senza ragione sarà bene olservare, si come si è fatto ne Dorici. Et per que.
sio efsetto giudicarono che si havesie a ordinarle in quello modo : Quando e"
si habbia a fare una colonna alta venti piedi, 1' architrave debbe essere alto la
tredicesima parte de la lunghezza de la colonna ; ma quando e' s' habbia a sare
una colonna lunga venticinque piedi, facciasi alto 1' architrave per la duodeci.
ma parte de la lunghezza de la colonna. Et sé finalmente la colonna havesse a
elscre lunga trenta piedi, faccisi alto per 1' undicesima parte di detta lunghezza-
& con quella regola si proceda poi bisognando a le altre . Lo architrave de gli
Ionici fuor de la cimasa è fatto di tre fasee, & lo divisono tutto in nove pat-
ti , due de le quali ne allignarono a la cimasa, & disegnarono la cimasa con
una goletta; il rimanente dipoi sotto la cimasa divisono in dodici parti, tre de
le quali assigliarono a la falcia di sotto , & quattro a la falcia di mezo, &
cinque a la faseia di sopra, che viene apunto sotto la cimasa . Furono alcuni
che a dette fasee non feciono cimasa alcuna, & alcuni ve la feciono, & di
quelli furono alcuni, che feciono una gola de la quinta parte, & alcuni che
de la settima parte de la sua faseia feciono uno talloncino . Troverrai oltta
di quello che ne gli edificii de gli Antichi simili disegni, & lineamenti fu-
rono trasportati & mescolati diversamente da uno ordine ad un' altro, che
non ti parranno però da biasimare. Ma sopra tutti gli altri pare che lo-
dalsino quello architrave nel quale non era più che due falce, il quale io
credo che sia Dorico, levatone quei duoi regoletti, & quei chiodi. Que-
llo disegnarono in quello modo : Divisono tutta 1' altezza in nove parti,
una & duoi terzi de le quali ne augnarono a la cimasa ; Et sotto quella
ne alsegnarono a la faseia del mezo quattro & un terzo, ma a la saseia
di sotto lasciarono l'altre tre intere. La cimasa di quello architrave da la-
to di sopra haveva de la metà del suo spatio un canaletto, o vero guido
con una intaccatura, & de l'altra uno balloncino ; ma a la faseia del me-
zo sotto la fune detta, fu altegnato per cimasa uno balloncino de la ottava
parte di tutta la faseia , & a 1' ultima faseia fu allignato per cimasa una go-
letta per il terzo de la sua larghezza; sopra l'architrave posono i correnti,
ma le tede di elsi non apparivano fuori, come in quelle de Dorici , percioche
e' le segavano al piombo del sodo de lo architrave , & feciono un lavoro co-
perto d' una tavola continovata che io chiamo fregio, la larghezza del quale
è tanto quanto è alto lo architrave che egli hi sotto; usarono di intagliare in
quello luogo o vasi, & altre cose appartenenti a sacrificii, o telte di toro
seompartite di vano in vano; da le corna de quali pendevano reile di pomi,
& di frutte : sopra quello fregio posono per cimasa una gola non mai più alta
che per le quattro parti, né più balla che per le tre ; sopra quella polarono
per pavimento il dentello alto per quattro parti, il quale da alcuni fu intaglia-
to , & da alcuni fu lasciato tutto sodo; sopra il dentello posono il bottaccio,
o sia pure uno sedile, atraverso dal quale poi esehino fuori i mensoloni, alto
per tre parti, & vi intagliarono dentro, gli vuovoli, & sopra quello posono «
mensoloni, che coperti da diltese tavole sportaslìno infuori ; ma 1' altezza di
quella tavola , che ritta serve in cambio di gocciolatoio, è alta quattro par" i
& quella che adiacere cuopre i mensoloni , è larga sei parti & mezo; /°P"
quello gocciolatoio fatto di mensoloni , posono embrici alti per due parti, «
vi intagliarono dentro o uno bastone , o una goletta : nell' ultimo luogo po'
vi era una onda per tre parti, o sé pure ti piace di quattro. In quella onda
& gli Ionici, & i Dorici intagliavano capi di Leoni, che come doccie man-
davano fuori le raccolte acque . Ma si guardavano , che così fatta acqua non
pò-
 
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