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https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0271
LIBRO SETTIMO.
181
che Copra i candellieri mettevano alcune baccinelle alquanto grandottc piene di
odorifere fiamme . Dividevano in sette parti la lunghezza de candelieri, due de
le quali ne allignavano a la basa , & era la basa triangolare più lunga che lar-
ga * & da piede era più larga che da capo * Il fuso del cancelliere si rizza in
alto con vali strozzati nel collo , polli l'uno sopra l'altro, & in cima vi si met-
teva una tazza concava piena di gomme & di legni odoriferi. Trovasi scritto
quanto ball'amo per ordine del Principe si ardede per ciascun giorno solenne in
Roma ne le Chiese principali a Ipele del pubblico, che furono libre cinquecen-
to ottanta. Et quello balli de candellieri. Hora vegniamo a le altre cole, con
le quali si adorna eccellentemente il Tempio . Io ho letto che Gige donò al
Tempio d' Apolline Pithio sei tazze d' oro maluccio , che pelavano libre tren-
tamila ; & appretto a Delfo edere flati vasi d' oro maluccio & d'argento,
ciascun de quali teneva sei anfore : & vi furono alcuni, che (limarono più
l'invelinone, & la fattura, che non (limarono l'oro. Appredb a Samii nel
Tempio di limone dicono che vi fu una tazza, intagliatovi all' intorno certe
figurette di ferro, la quale già gli Spartani haveano mandata a presentare a
Creso, tanto grande, che teneva trecento anfore, cioè 13500. libre. Ho tro-
vato ancora che i Sanili mandarono già a donare a Delfo un vaso di ferro ,
nel duale erano intagliate con artificio grandidimo certe tede d' animali, il
quale era retto da certe (lame alte sette cubiti, cioè braccia cinque & un
quarto , che ginocchioni lo sostenevano. Maraviglioso certo fu quel che fece il
Sannitico Egittio al Tempio del Dio Api, omatillìmo di varie colonne, & di
varie statue, nel quale era la immagine del Dio Api, che continovamente si
volgeva a sguardare verso il Sole : & quella ancora fu cosa maravigliosa, che la
freccia di Cupido nel Tempio di Diana in Efeso , flava sospesa lenza edere le-
gata in alcuno luogo con legame alcuno. Ne so io che mi dire di si fatte
cole, sé non che elle si debbono porre in luoghi condecenti, di maniera che
elle sieno guardate con maraviglia, & con reverentia.
De principi de le Bajtliche , de Tortici, de le parti de la muraglia, (ir" /;/ quello ,
che elle Jìeno disserenti da Tempii.
CAP. XIV.
E Gli è manifedo che le Basiliche da prima erano luoghi, ne'quali i Magi-
strati de la Città si ragunavano a rendere ragione al coperto. A quello
luogo , per darli più maiedà, si aggiunse il Tribunale : Dipoi per farla più larga
non badando le coperture principali, la circondarono di qua & di là da lato di
dentro di portici larghi, innanzi tratto d' un solo, dipoi gli feciono anco dop-
pii. Aggiunsonli dipoi al traverso del Tribunale una nave, la quale noi chiamia-
mo causidica , percioche in quel luogo concorrevano Notari, Procuratori , &
Avvocati, & congiunsono insieme quelle navi a similitudine de la lettera T. Do-
po quello dicono che furono ordinati per cagione de' servitori i portici di fuo-
ri : si che la Basilica è fatta di navi, o luoghi da palleggiare , & di logge . Ma
perche la Basilica pare che sia de la natura del Tempio , ella si è attribuito in
gran parte tutte le sorti de gli ornamenti del Tempio ; ma sé le è attribuite di
maniera che pare, che più todo ella habbia voluto imitare, che pareggiare gli
ornamenti de Tempii. Solleverannosi col piano da terra come i Tempii : ma
1' ottava parte manco di quella altezza , che s'aspetta al Tempio ; acciodie me-
diante quella, ceda con reverentia al Tempio come a cosa più degna : tutte
1" altre cose che vi si metteranno poi per adornamento, non hanno ad bavere
mai quella gravità, che quelle che si mettono ne Tempii. Ecci oltra di que-
llo ancora infra la Basilica, & il Tempio quella diflerentia, che e' bisogna
che ella sia di andari spedita, & che ella habbia le finellre molto torninole
per
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che Copra i candellieri mettevano alcune baccinelle alquanto grandottc piene di
odorifere fiamme . Dividevano in sette parti la lunghezza de candelieri, due de
le quali ne allignavano a la basa , & era la basa triangolare più lunga che lar-
ga * & da piede era più larga che da capo * Il fuso del cancelliere si rizza in
alto con vali strozzati nel collo , polli l'uno sopra l'altro, & in cima vi si met-
teva una tazza concava piena di gomme & di legni odoriferi. Trovasi scritto
quanto ball'amo per ordine del Principe si ardede per ciascun giorno solenne in
Roma ne le Chiese principali a Ipele del pubblico, che furono libre cinquecen-
to ottanta. Et quello balli de candellieri. Hora vegniamo a le altre cole, con
le quali si adorna eccellentemente il Tempio . Io ho letto che Gige donò al
Tempio d' Apolline Pithio sei tazze d' oro maluccio , che pelavano libre tren-
tamila ; & appretto a Delfo edere flati vasi d' oro maluccio & d'argento,
ciascun de quali teneva sei anfore : & vi furono alcuni, che (limarono più
l'invelinone, & la fattura, che non (limarono l'oro. Appredb a Samii nel
Tempio di limone dicono che vi fu una tazza, intagliatovi all' intorno certe
figurette di ferro, la quale già gli Spartani haveano mandata a presentare a
Creso, tanto grande, che teneva trecento anfore, cioè 13500. libre. Ho tro-
vato ancora che i Sanili mandarono già a donare a Delfo un vaso di ferro ,
nel duale erano intagliate con artificio grandidimo certe tede d' animali, il
quale era retto da certe (lame alte sette cubiti, cioè braccia cinque & un
quarto , che ginocchioni lo sostenevano. Maraviglioso certo fu quel che fece il
Sannitico Egittio al Tempio del Dio Api, omatillìmo di varie colonne, & di
varie statue, nel quale era la immagine del Dio Api, che continovamente si
volgeva a sguardare verso il Sole : & quella ancora fu cosa maravigliosa, che la
freccia di Cupido nel Tempio di Diana in Efeso , flava sospesa lenza edere le-
gata in alcuno luogo con legame alcuno. Ne so io che mi dire di si fatte
cole, sé non che elle si debbono porre in luoghi condecenti, di maniera che
elle sieno guardate con maraviglia, & con reverentia.
De principi de le Bajtliche , de Tortici, de le parti de la muraglia, (ir" /;/ quello ,
che elle Jìeno disserenti da Tempii.
CAP. XIV.
E Gli è manifedo che le Basiliche da prima erano luoghi, ne'quali i Magi-
strati de la Città si ragunavano a rendere ragione al coperto. A quello
luogo , per darli più maiedà, si aggiunse il Tribunale : Dipoi per farla più larga
non badando le coperture principali, la circondarono di qua & di là da lato di
dentro di portici larghi, innanzi tratto d' un solo, dipoi gli feciono anco dop-
pii. Aggiunsonli dipoi al traverso del Tribunale una nave, la quale noi chiamia-
mo causidica , percioche in quel luogo concorrevano Notari, Procuratori , &
Avvocati, & congiunsono insieme quelle navi a similitudine de la lettera T. Do-
po quello dicono che furono ordinati per cagione de' servitori i portici di fuo-
ri : si che la Basilica è fatta di navi, o luoghi da palleggiare , & di logge . Ma
perche la Basilica pare che sia de la natura del Tempio , ella si è attribuito in
gran parte tutte le sorti de gli ornamenti del Tempio ; ma sé le è attribuite di
maniera che pare, che più todo ella habbia voluto imitare, che pareggiare gli
ornamenti de Tempii. Solleverannosi col piano da terra come i Tempii : ma
1' ottava parte manco di quella altezza , che s'aspetta al Tempio ; acciodie me-
diante quella, ceda con reverentia al Tempio come a cosa più degna : tutte
1" altre cose che vi si metteranno poi per adornamento, non hanno ad bavere
mai quella gravità, che quelle che si mettono ne Tempii. Ecci oltra di que-
llo ancora infra la Basilica, & il Tempio quella diflerentia, che e' bisogna
che ella sia di andari spedita, & che ella habbia le finellre molto torninole
per