Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0293
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext

LIBRO OTTAVO.

191

•OMO t

loro havesse rispetto a cose di molto maggiore importanza) cioè il dilettare i
viandanti. Diceva la legge de le dodici tavole: non sotterrare & non abbruciare
alcuno homo nella Città. Oltre che egli era una legge antica nel Senato che e'
non si potette sotterrare alcun morto dentro alle mura de la Città, salvo le
Vergini Vertali, & li Imperatori, che non erano compresi da tal legge. Dice
Plutarco , che i Valeri! , & i Fabricii per loro honore potevano edere sotterrati
in su la piazza, ma i loro poderi, havendoli medi in cotal luogo, subito datovi
con la fiaccola il fuoco, gli portavano via , volendo dimostrare che potevano
ciò fare , ma per modestia non volevano. Per il che accommodavano i lor se-
polchri alla campagna in luoghi accomodati , lungo la drada , & facevano per
quanto portavano le ricchezze loro , & 1' arte de li Architettori, che e' funi-
nò quanto più potevano pieni, & colmi d'ornamenti; erano per quello mura-
ti con disegno grandissimo , ne vi mancava gran copia di colonne , risplende-
vanvi le corteccie de le facciate , rendevanvi dilicatezza le statue, & le scultu-
re, & le tavole dipinte , vedevanvisi le tede fatte di bronzo, & marmo con ar-
tifizio eccellenti/lìmo ; con la quale usanza quanto quelli huomini prudentilsimi
certo giovadero & alla Republica, & a buoni codumi, saria cosa lunga a
raccontarla . Dirò con brevità solamente quelle cose che fanno a noilro propo-
sito. Che pensi tu che facessino i viandanti sé alcuna volta palsavano per la via
Appia , o per qualch' altra via maedra tu ti voglia, trovandole tutte piene ma-
ravigliosamente d'una moltitudine di sepolchri ? non credi tu che e'n'havedìno
piacer grandìssimo offerendoseli innanzi a gli occhi hor quedo hor quello, &
poi quell' altro, & più là un' altro, ornatidìmi oltre a misura , mediante i qua-
li riconoseevano i nomi, & le effigie de famosi Cittadini ? Che dirai adunque ?
non ti par egli che da si gran moltitudine di indizii de le cose antiche na-
seede grande occasione da potere ragionare de le gran cose fatte da gli huomini
grandi , & di potere alleggerire il fadidio del viaggio, & da accreseere dignità
alla Città di Roma ? ma quello era il manco , percioche egli era molto più
d'importanza che con queda cosa si provedeva molto bene al bene & alla salu-
te de la Patria, & de Cittadini . Infra le principali cagioni che i ricchi ricu-
sarono la legge Agraria (racconta Appiano historico) fu che e'tennero per cosa
impia che i sepolchri de loro maggiori si havedìno a transferire in altri. Quante
grandi hereditadi credian noi che pervenidino salve ne nipoti , solamente per
queda riverentia , & odervatione de la carità , o pietà , o religione , che sareb-
bono da prodighi, dal giuoco , & da fallimenti Iute mandate male ? Oltre a
che queda era una cosa che & alle casate, & alla Città faceva ornamento non
piccolo dando nome di sé , & de suoi Antichi; per il che i poderi si havedìno
a ecccitare di nuovo , & da capo a volere imitare le virtù de gli huomini de-
gni di grandissima lode . Che ti pare finalmente di quedo ? con che occhi , sé
mai per avenrura fude accaduto , credian noi, che eglino havessino poduto ris-
guardare 1'inlolente , & furioso inimico, che fedeggiade infra iepolchri de loro
maggiori ? chi saria mai tanto seiagurato , o tanto dappoco , che subito non ar-
derti d'ira, & di desiderio di vendicarsi & per conto de la Patria, & per
conto de lo honore ? & quanta sarebbe la audacia, & la fortezza , che o per
la vergogna, o per la pierà , o per il dolore che di ciò havedìno, si eccite-
rebbe ne gli animi de gli huomini ? Per tanto gli Antichi sono certo da edere
lodati ; nondimeno io non biasimo anco i nodri che sotterrano i morti loro
dentro alla Città in luoghi sacri, pur che non mettino i corpi nel Tempio do-
ve i Padri, & i Magidrati sono chiamati a sacrificii ; tal che alcuna volta in-
tervenga, che la purità del sacrificio si venga a contaminare dal vapore di alcu-
no corrotto puzzo : ma molto più commoda era 1' usanza di coloro , che ab-
bruciavano i corpi.

rrandissi"
ltenti°n
loro

De
 
Annotationen