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https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0395
LIBRO DECIMO.
J5J
può vedere, che le regioni, dove sono le pioggie Tarissine, mancino di acque.
La Libia, dicono, che è detta quasi lvpigia , perche e'vi piove di rado,; ha
adunque mancamento di acqua : & che dove e' piove assai, si truovi grandissima
abbondanza di acque, chi iarà quello, che lo nieghi ? Fa ancora al proposìto
da considerarsi, che noi veggiamo , che chi cava i pozzi, non truova la acqua
insino a tanto che egli non è al piano del fiume . Pressb a Volsconio Montano
Cartello di Toscana in un profondissimo pozzo scesono abbalso, avanti trovalsero
alcuna vena d'acqua, venti piedi : l'acqua non vi fu prima ritrovata , sé non quan-
do e' furono al piano de le fontane, che de' lor luoghi dal lato del monte sca-
turiscono : & conoscerai che il medesino interviene ne' pozzi di monte , quali
per tutto . Noi habbiamo provato , che una spugna cb>ent,a numida per la hu-
midità dell'aria, & di qui caviamo una regola da pèTare, con la quale noi
pesiamo quanto sieno gravi, & quanto secchi, i venti, & 1' aria. Et io certo
non negherò, che 1' humidità de la notte non (ìa succiara da la luperficie de la
terra, o che da per sé non entri ne'pori di elsa, & che facilmente si porta
convertire in humore ; ma io non son già risoluto di quel che io debba tene-
re per cosa ferma, trovando io appressb de li Scrittori tanto varie cose, tanto
diverse, & infinite che vengono innanzi a chi considerà simili cose. Et è ma-
nifesto, che in molti luoghi o per tremuoti , o pur spontaneamenre vi sono
rate fontane di subito , & (fatevi assai tempo , & in varii tempi esser mancate ,
talché alcune si sieno perse nella (tate, & alcune nella invernata, & alcune al-
tre fonti dapoi che si sono secche, eisergli tornata un'altra volta grandissima
abbondanza di acqua , & che le fontane di acqua dolce non solamente nasco-
no nella terra, ma in mezo dell'onde del Mare, & affermano che le acque
escono ancora da esse piante. In una certa Isola di quelle, che e' chiamano
fortunate, dicono, che crescono le ferule alla altezza d'uno albero, de le Qua-
li di quelle che sono nere , cavano un sugo amaro , & de le bianche , si difil-
la una acqua purissima, molto commoda al berne, & molto mirabile. Ne'mon-
ti di Armenia, il che scrive Srrabone molto grave autore, si truovano certi
vermini nati nella neve, che sono pieni di acqua ottima per bere. A Fiesole ,
& a Urbino, ancorché sieno Città di montagna, sono le acque assai commode
a chi cava i pozzi. Et quello, perche miei monti sono pietrosi, & le pietre
vi sono congiunte con la creta. Et vi sono ancora certe zolle, che con la
pelle de la loro tunica tengono acqua purissima . Per il che essendo le cose cosi
fatte, il conoscerne la natura , non è cosi facile, ma è cosa molto difficile, &
oscura.
Che ini'ì\ii ci sieno ila trovare l'Acifiia ntisaojìa.
C A P IV.
TOrno hora a proposito : troverai con ouesli indicii le acque nascoite. Sa-
racene indicio la forma, & la faccia del luogo, & la sorte del terreno,
dove tu habbia a ritrovare la acqua, & alcune cole, e' ha trovate I' indurirla ,
& la diligemia de gli huomini . Naturalmente il fatto ila cosi , che quel luo-
go, eh'è come un leno, & siatile a un luogo concavo, pare che egli sia quasi
un vaso apparecchiato à ritenere 1' acqua ; in quei luoghi, dove polsono assili i
Soli, perche tgli Immori vi si riseccano da raggi suoi, si truovano poche vene
di acqua , o nelsuna, o sé pur ne'luoghi campellri sé ne troveranno alcune,
saranno certo gravi, & viseose , & salse. Ne monti verso Settentrione, & dove
è ombra oseurissima, ti succederà prontamente il trovarvi l'acqua. I monti,
che ilanno assai tempo coperti da la neve , danno di sé gran copia di acaue .
Io ho consider.ito quello, che < monti, che nella loro ci ila limno praterie
piane, non mancano mai di acque. Et troverai, che quasi tutti i fiumi non
J5J
può vedere, che le regioni, dove sono le pioggie Tarissine, mancino di acque.
La Libia, dicono, che è detta quasi lvpigia , perche e'vi piove di rado,; ha
adunque mancamento di acqua : & che dove e' piove assai, si truovi grandissima
abbondanza di acque, chi iarà quello, che lo nieghi ? Fa ancora al proposìto
da considerarsi, che noi veggiamo , che chi cava i pozzi, non truova la acqua
insino a tanto che egli non è al piano del fiume . Pressb a Volsconio Montano
Cartello di Toscana in un profondissimo pozzo scesono abbalso, avanti trovalsero
alcuna vena d'acqua, venti piedi : l'acqua non vi fu prima ritrovata , sé non quan-
do e' furono al piano de le fontane, che de' lor luoghi dal lato del monte sca-
turiscono : & conoscerai che il medesino interviene ne' pozzi di monte , quali
per tutto . Noi habbiamo provato , che una spugna cb>ent,a numida per la hu-
midità dell'aria, & di qui caviamo una regola da pèTare, con la quale noi
pesiamo quanto sieno gravi, & quanto secchi, i venti, & 1' aria. Et io certo
non negherò, che 1' humidità de la notte non (ìa succiara da la luperficie de la
terra, o che da per sé non entri ne'pori di elsa, & che facilmente si porta
convertire in humore ; ma io non son già risoluto di quel che io debba tene-
re per cosa ferma, trovando io appressb de li Scrittori tanto varie cose, tanto
diverse, & infinite che vengono innanzi a chi considerà simili cose. Et è ma-
nifesto, che in molti luoghi o per tremuoti , o pur spontaneamenre vi sono
rate fontane di subito , & (fatevi assai tempo , & in varii tempi esser mancate ,
talché alcune si sieno perse nella (tate, & alcune nella invernata, & alcune al-
tre fonti dapoi che si sono secche, eisergli tornata un'altra volta grandissima
abbondanza di acqua , & che le fontane di acqua dolce non solamente nasco-
no nella terra, ma in mezo dell'onde del Mare, & affermano che le acque
escono ancora da esse piante. In una certa Isola di quelle, che e' chiamano
fortunate, dicono, che crescono le ferule alla altezza d'uno albero, de le Qua-
li di quelle che sono nere , cavano un sugo amaro , & de le bianche , si difil-
la una acqua purissima, molto commoda al berne, & molto mirabile. Ne'mon-
ti di Armenia, il che scrive Srrabone molto grave autore, si truovano certi
vermini nati nella neve, che sono pieni di acqua ottima per bere. A Fiesole ,
& a Urbino, ancorché sieno Città di montagna, sono le acque assai commode
a chi cava i pozzi. Et quello, perche miei monti sono pietrosi, & le pietre
vi sono congiunte con la creta. Et vi sono ancora certe zolle, che con la
pelle de la loro tunica tengono acqua purissima . Per il che essendo le cose cosi
fatte, il conoscerne la natura , non è cosi facile, ma è cosa molto difficile, &
oscura.
Che ini'ì\ii ci sieno ila trovare l'Acifiia ntisaojìa.
C A P IV.
TOrno hora a proposito : troverai con ouesli indicii le acque nascoite. Sa-
racene indicio la forma, & la faccia del luogo, & la sorte del terreno,
dove tu habbia a ritrovare la acqua, & alcune cole, e' ha trovate I' indurirla ,
& la diligemia de gli huomini . Naturalmente il fatto ila cosi , che quel luo-
go, eh'è come un leno, & siatile a un luogo concavo, pare che egli sia quasi
un vaso apparecchiato à ritenere 1' acqua ; in quei luoghi, dove polsono assili i
Soli, perche tgli Immori vi si riseccano da raggi suoi, si truovano poche vene
di acqua , o nelsuna, o sé pur ne'luoghi campellri sé ne troveranno alcune,
saranno certo gravi, & viseose , & salse. Ne monti verso Settentrione, & dove
è ombra oseurissima, ti succederà prontamente il trovarvi l'acqua. I monti,
che ilanno assai tempo coperti da la neve , danno di sé gran copia di acaue .
Io ho consider.ito quello, che < monti, che nella loro ci ila limno praterie
piane, non mancano mai di acque. Et troverai, che quasi tutti i fiumi non