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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

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https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0451
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LIBRO SECONDO.

JOJ

trocento giorni furono del tutto finite a Demetrio Valerio figliuolo di Fano-
ftrate , trecento selsanta llatue, parte sopra i lor cavalli, parte l'opra i carri, &
parte sopra i cocchi. Et le in quella Città fu tanto il gran numero de li Scul-
tori , ilaremo noi in dubbio che non vi fussino Pittori infiniti ?. Sono veramen-
te la Pittura & la Scoltura arti congiunte insieme di parentado, & nutrite da
un medesimo ingegno. Ma io anteporrò sempre lo ingegno del Pittore, come
quello che si affatica in cosa molto più difficile. Ma torniamo a proposito. In-
finita fu la moltitudine de Pittori , & de li Scultori in quei tempi , conciona
che i Principi, & i plebei , i dotti, & gli ignoranti si dilettavano de la Pittura.
Et costumandosi infra le prime prede che elsi conducevano de le provincie , a
metter in publico nel Teatro le tavole , & le statue , la cosa andò tanto innan-
zi , che Paulo Emilio , & alcuni altri non pochi Cittadini Romani, feciono
inlegnare a i figliuoli per bene, & beatamente vivere insieme con le buone ar-
ti, la Pittura. Il quale ottimo collume apprelso de Greci si olservava grandissi-
mamente, che i giovanetti nòbili & liberi bene allevati, imparavano insieme
con le lettere la geometria, & la musica, & l'arte ancora del dipignere. Anzi
]a facultà del dipignere fu ancora cosa honorata alle donne : Et celebrata da
gli Scrittori Martia figliuola di Varrone, perche ella seppe dipignere. Et fu cer-
tamente in tanto pregio, & degna di tante lode la Pittura apprelso de Greci,
che ei vietarono per publica deliberatione, che non fusie lecito a servi impara-
re la Pittura; ne quello veramente senza ragione, imperoche la arte del dipi-
gnere è veramente degnissima de gli animi liberali & nobili'ssìmi : & quanto a
me è pamto sempre uno inditio di ottimo & eccellente ingegno quello di co-
lui che io ho laputo che si diletti grandemente de la Pittura. Et è questa arte
sola quella che parimente diletta grandemente & a dotti & a gli ignoranti , la
qual cosa non occorre mai in alcuna altra arte, che quella cosa che diletta a
quei che sanno, commuova ancora gli ignoranti. Et non troverai nelTuno che
facilmente non desidcralse grandemente di haver fatto profitto nella Pittura .
Et è manifello che elsa natura si diletta nel dipignere. Conciosia che noi veg-
giamo che la natura figura ne marmi, i centauri, & i volti de Re con le bar-
be. Anzi dicono che in una gioia di Pirro, vi fur dipinte da la natura stelsa le
nove Muse con le loro insegne . Aggiugni a quelle cose che ei non è quasi ar-
te nelsuna, nella quale gli huomini che sanno & quei che non sanno, nello
impararla & nello esercitarla si affatichino con tanto diletto tutto il tempo de
la vita loro, più che in quella. Siami lecito di dire quel che interviene a me:
sé mai accade che per mio piacere & per mio diletto io mi metta a dipigne-
re, il che io fo molto spelso , quando mi avanza tempo da le altre faccende,
io (lo filso con tanto mio piacere a far quella opera che a gran pena polso
credere che io vi sia (lato tanto che sieno già palsate tre o quattto hore : li
che quella arte apporta seco diletto , mentre che tu la honorerai, & lodi,
& ricchezze, & fama perpetua mentre che tu la farai eccellentissimamente. La
qual cosa elsendo coli, poi che la Pittura è uno ottimo & antichisiìmo orna-
mento de le cose, degna di huomini liberi, grata a dotti & agli indotti, con-
forto quanto maggiormente polso gli lludiosi giovani, che per quanto ei porti-
no, diano grandemente opera alla Pittura. Dipoi avertisco coloro che sono stu-
diosilsimi de la Pittura, che vadino dietro ad imparare elsa perfetta arte del
dipignere , non perdonando ne a fatica , ne a diligentia alcuna . Siavi a cura ,
voi che cercate esser eccellenti nella Pittura, la prima cosa, il considerare che
nomi & che fama si acquillarono gli antichi . Et vi gioverà di ricordarvi che
sempre la avaritia è (lata inimica alla lode & alla virtù. Conciosia che lo ani-
mo intentò al guadagno , rare volte acquislerà il frutto de la posterità . Io ho
veduti alcuni quasi in su '1 bello de lo imparare, subito elsersi dati al guada-
gno , & perciò non hanno poi acquillatosi ne ricchezze ne fama alcuna, i qua-
li k havessino con lo smdio avezato lo ingegno, sarebbon facilmente diventati
sa-

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