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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
I Dieci Libri Di Architettura — Rom, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0024
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loro la via da potere andare per tutte le provincìe del mondo ; ond'è
nato che gli uomini seambievolmente hanno insieme accomunato V uno l'al-
tro le vettovaglie , le spezierie , le gioje , le notizie e cognizioni delle
cose, e tutto quello che è utile alla sa Iute ed al modo della vita. Aggiu-
gni a quello gli instrumenti e le macchine da guerra , le fortezze , e quelle
cose che fanno dì bssogno a difendere la liberta della patria, a man-
tenere. T onore e ad accreseere la grandezza della città, e ad acquistare ed
astabilire un imperio . Io certo mi penso che sé II domandassero tutte quel-
le città 9 le quali dopo la memoria degli uomini son venute per assedio
■Cotto Timperio d1 altri , da chi esse fossero siate soggiogate e vinte , esse
cèrto direbbero dall'Architetto; e di essere siate sufficienti a sprezzare fa-
cilmente T armato nemico, ma non già di essere statè possenti di durare con-
tro alla forza dell' ingegno , ed alla grandezza delle macchine, ed all'im-
peto degl'instrumenti bellici 5 colle quali cose l'Architetto le strigneva , le
infettava e le rovinava. E cosi' per lo contrario diranno quelle che sono
siate attediate , di non essersi difese con alcuna altra cosa più, che coll'aju*
to , e colle arti dell' Architetto . E sé tu andrai esaminando le fatte spedizio-
ni, troverai forsè che la maggior parte delle vittorie si sono acquistate piut-
tosto per Je arti B è per le virtù degl'Architetti , che per i governi , o
per le fortune de'Capitani ; e che l'inimico è flato più volte superato ? e
vinto dall'ingegno degli Architetti senza le armi de'Capitani, che dalle ar-
mi de'Capitani senza l'ingegno degl'Architetti. E quel che grandemente im-
porta si è che l'Architetto con poca gente e senza perdere j sondati , vince .
Or sia quanto all'utilità detto abbastanza,
Ma quanto il pensiero e il diseorso dell' edificare diletti, e sia fitto den-
tro negli animi degli uomini si vede da molte cose, e da quella ancora»
che.tu non troverai alcuno, purché egli abbia il modo , che non abbia,
dentro di sé una certa inclinazione di edificar qualche cosa; e che sé egli
avrà col pensiero trovato cosa alcuna appartenente all'edificare j volentieri
" da sé fìesso non la dica, e non la manifesti ali1 uso degli uomini, quasì che
sforzato dalla natura . E quanto spesso accade , che sebbene noi siamo oc-
cupati in altre cose , non portiamo fare che colla mente , e cols animo ,
non ci immaginiamo di fare alcuni edifici ; e guardando le altrui mu-
raglie , Cubito con diligenza consideriamo tutte le proporzioni e misure,
e le esaminiamo, e secondo le forze dell1 ingegno nostro » ricerchiamo quali
cose vi si potessero aggiugnere, levare o mutares ed avvertiamo inoltre,
in che modo esse sariano più compiute s p più belle . E sé alcun edificio
iarà
 
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