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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0061
DE' DISEGNI. 35
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colonna , o base , o capitello-, o muro , che non fosse in tutto
simile in ogni conto alle altre cose del medesimo genere, e di
altezza, e di larghezza , e sinalmente di ogni sona di (compar-
timento .e figura. Esfendo adunque errore l'uno e l'altro, cioè di
fare il muro più lottile, o più grasso, e più alto, o più basso ,
che la proporzione ed il modo non ricerca , io niente di meno
vorrei piuttosto peccare in quella parte , Ceche vi fosse di pia
che di meno'.
In querto luogo mi piace di non lasciare indietro gli errori
degli edific;, acciocché noi ne divenghiamo più accorti . Laj
principal lode è, che non vi sià disetto veruno . Ho considerà-
to nella chiesa di san Pietro in Roma, quel che il fatto da per sé
.ilesso dimoflra, essere siata cosa mal consigliata, che fosse tirato so-
pra i continuati e spessi vani un muro molto lungo e molto lar-
-go, seuza averlo rinforzato con alcune linee torte, né con al-
. cun altro rinforzamento. E quel che meritava più considerazio-
ne si è , che tutta quest' ala di muro,. la quale ha sotto troppo
ipessi , e continuati vani, essendo tirata molto in alto, fu espo-
sta per bersaglio agli impetuosi siati di Greco . Quindi di già è
avvenuto , che per la continua molestia de' venti essa & sia piega-
ta dalla sua dirittura più di tre braccia ^ né dubito punto, che
in breve, o per poca spinta , o poco movimento non rovini .Ma
che più ? sé essa non fosse rattenuta dalle travate de' tetti, sareb-
be di già per il suo incominciato piegarli certamente rovinata. Si
dee però alquanto meno biaiimare l'architetto , eh'essendo forsè
andato dietro alla necessità del luogo- e del sito, pensò forsè perla
vicinanza del monte che sopravanza il tempio, d'esser assai sicu-
ro da'venti. Io avrei voluto, niente di meno, che quelle ali da sut»
te due le bande fodero più rinforzate «
CAPO
■y^-"™-^^—g ' ' ' ''' i......"' «
colonna , o base , o capitello-, o muro , che non fosse in tutto
simile in ogni conto alle altre cose del medesimo genere, e di
altezza, e di larghezza , e sinalmente di ogni sona di (compar-
timento .e figura. Esfendo adunque errore l'uno e l'altro, cioè di
fare il muro più lottile, o più grasso, e più alto, o più basso ,
che la proporzione ed il modo non ricerca , io niente di meno
vorrei piuttosto peccare in quella parte , Ceche vi fosse di pia
che di meno'.
In querto luogo mi piace di non lasciare indietro gli errori
degli edific;, acciocché noi ne divenghiamo più accorti . Laj
principal lode è, che non vi sià disetto veruno . Ho considerà-
to nella chiesa di san Pietro in Roma, quel che il fatto da per sé
.ilesso dimoflra, essere siata cosa mal consigliata, che fosse tirato so-
pra i continuati e spessi vani un muro molto lungo e molto lar-
-go, seuza averlo rinforzato con alcune linee torte, né con al-
. cun altro rinforzamento. E quel che meritava più considerazio-
ne si è , che tutta quest' ala di muro,. la quale ha sotto troppo
ipessi , e continuati vani, essendo tirata molto in alto, fu espo-
sta per bersaglio agli impetuosi siati di Greco . Quindi di già è
avvenuto , che per la continua molestia de' venti essa & sia piega-
ta dalla sua dirittura più di tre braccia ^ né dubito punto, che
in breve, o per poca spinta , o poco movimento non rovini .Ma
che più ? sé essa non fosse rattenuta dalle travate de' tetti, sareb-
be di già per il suo incominciato piegarli certamente rovinata. Si
dee però alquanto meno biaiimare l'architetto , eh'essendo forsè
andato dietro alla necessità del luogo- e del sito, pensò forsè perla
vicinanza del monte che sopravanza il tempio, d'esser assai sicu-
ro da'venti. Io avrei voluto, niente di meno, che quelle ali da sut»
te due le bande fodero più rinforzate «
CAPO