Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]: I Dieci Libri Di Architettura (Rom, 1784)

sig LIBRÒ SECONDO

gonri molto . L'olmo , il frashno ed il ciliegio, perchè son sec-
chi , non convengono col platano e coli' ontano , che sono di
natura umidi ; e guardaronsi gli antichi di non incollare insieme
quegli alberi che non li confacevano di natura ed erano contrari;
ne fellamente di non incollarli insieme, ma vietarono persino di av-
vicinarli l'uno all' altro . Per queflo avverte Vitruvio che non si
debbano congiugnere l'adì dell'ischia con quelle della quercia.
CAPO VII.
Degli alberi ancora fommariamentc .
PEr parlare di tutti in questo luogo sommariamente, diremo
che tutti gli autori convengono, che gli alberi che non_>
fanno frutto, sieno più saldi e fermi, che quelli che fanno frut-
to , e che i salvatici non coltivati da mano o da ferro sien più
duri che i domefijci. Teofrafto dice , che i salvatici non cadono
mai in infermità che li fàccia seccare , mentre i domestici ej
quelli che fanno frutto , son sottoposti a gravissime infermità .
Fra quei che fanno frutto sono più deboli quelli che lo fanno
più psesto, che quelli che Io fanno più tardi-, e i dolci son più
deboli che j forti, e fra gli acerbi ed aspri, pensano che sieno più
sodi quelli che fanno più di rado e più acerbo il frutto. Quelli
che sanno frutto di due in due anni, e quelli che sono del tutto
iterili , hanno più nodi che quelli che fanno frutto ogni anno;
e di questj quanto ciascuno è più corto, tanto è più diffìcile aj
lavorarli, e gli Aerili crescono più che i fertili . Di più dicono
che quelli che cresceranno allo scoperto senza edere difesi daj
alcun monte o selva, e saranno agitati da spessì venti e tempe-
re, saranno più fermi e più grossì, ma più corti e più nodosi
che quelli che cresceranno sra due valli, o in luogo sicuro dai
venti, Pensano ancora che gli alberi nati in luoghi umidi ed om-
brosi,