DELIE OPERE
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vecchie si mantenessero intere, sino a tanto che le nuove non si
potettero fare , sé quelle non si rovinano .
CAPO
I I.
Che i fondamenti si debbono principalmente di/egnare con lìnee
e con.qualì indizj fi conofca la [aliizza del terreno.
NEI disegnare i fondamenti, bisogna che tu ti ricordi che i pri-
mi principe delle mura ed i zoccoli, che pure chiamano fon-
damenti , debbono essere una determinata parte più larghi che il
muro da farsi ; a imitazione di coloro , che vanno per le nevi su
per le Alpi di Toscana , i quali portano in piede certi graticci
fatti di funicelle e di vinchi, tessuti per quell'uso proprio, colla
larghezza de'quali si difendono dallo sfondare. Come esse canto-
nate si distribniscano non sarebbe facile il dirlo con sole parole ;
poiché il modo di disegnarte è tratto dai matematici , e ha bi-
sogno di esempio di linee ; cosa suori dell' intenzion nostra , del-
la quale trattiamo in altro luogo , cioè ne' cementi delle co-
fe matematiche . Nientedimeno mi proverò e mi sforzerò per
quanto a questo luogo spetta di'parlare in modo che sé tu sarai
ingegnoso intenderai facilmente molte cose , onde poi da te stes-
so possfederas il tutto. Quelle cose adunque che per avventura ti
parriano oseure, sé tu le vorrai sapere appunto , le imparerai pi-
gliandole da essi tomenti.
Noi veramente diseguando i fondamenti, siamo soliti a di-
rizzare alcune linee , le quali chiamiamo radici in questo modo .
Dal mezzo della facciata dinanzi dell' opera io tiro una linea sino
alla parte di dietro, nel mezzo della lunghezza della quale con-
ficco un chiodo in terra, ed attraverso della medesima linea, per
via di geometria tiro una linea perpendicolare . Così tutto quel-
lo, che si ha amisurare, io riduco a quelle due linee, e tutte le
Q_ cose
TAV. I.
ne 7.
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vecchie si mantenessero intere, sino a tanto che le nuove non si
potettero fare , sé quelle non si rovinano .
CAPO
I I.
Che i fondamenti si debbono principalmente di/egnare con lìnee
e con.qualì indizj fi conofca la [aliizza del terreno.
NEI disegnare i fondamenti, bisogna che tu ti ricordi che i pri-
mi principe delle mura ed i zoccoli, che pure chiamano fon-
damenti , debbono essere una determinata parte più larghi che il
muro da farsi ; a imitazione di coloro , che vanno per le nevi su
per le Alpi di Toscana , i quali portano in piede certi graticci
fatti di funicelle e di vinchi, tessuti per quell'uso proprio, colla
larghezza de'quali si difendono dallo sfondare. Come esse canto-
nate si distribniscano non sarebbe facile il dirlo con sole parole ;
poiché il modo di disegnarte è tratto dai matematici , e ha bi-
sogno di esempio di linee ; cosa suori dell' intenzion nostra , del-
la quale trattiamo in altro luogo , cioè ne' cementi delle co-
fe matematiche . Nientedimeno mi proverò e mi sforzerò per
quanto a questo luogo spetta di'parlare in modo che sé tu sarai
ingegnoso intenderai facilmente molte cose , onde poi da te stes-
so possfederas il tutto. Quelle cose adunque che per avventura ti
parriano oseure, sé tu le vorrai sapere appunto , le imparerai pi-
gliandole da essi tomenti.
Noi veramente diseguando i fondamenti, siamo soliti a di-
rizzare alcune linee , le quali chiamiamo radici in questo modo .
Dal mezzo della facciata dinanzi dell' opera io tiro una linea sino
alla parte di dietro, nel mezzo della lunghezza della quale con-
ficco un chiodo in terra, ed attraverso della medesima linea, per
via di geometria tiro una linea perpendicolare . Così tutto quel-
lo, che si ha amisurare, io riduco a quelle due linee, e tutte le
Q_ cose
TAV. I.
ne 7.