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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0150
Tra le cose naturali ve ne sono alcune , che hanno certe pro-
prietà da non trascurariì . Fra queste vi è quella che.la saettaj
non ferifce mai né 1' alloro, né V aquila , né il vitello marino.
Vi sono alcuni, i quali perciò pènsano , che so quefle cose si met-
tono nelle muraglie esse non saranno percosse e non sorniranno,
saette. A me certo pare, che si possa sperare quello al pari che
credere quello, che dicono della ranocchiella , che rinchiusa in
un vaso di terra , e sotterrata nel mezzo di un campo , scacci dalle
sornente gli uccelli ; e che so il frutto ostro si mette in casa , ren-
de i parti difficili; e che la fronde dell' oemonio .di Lesbo tenu-
ta in casa » fa venire ssusso di ventre , e vuota tanto altrui ,
che ne conduce a morte . Ora tornando al proposito , bisognaj
ripetere quelle cose che noi raccogliemmo insieme , quando trat-
tammo de' lineamenti degli edi.fic;.
CAPO XII.
De' tetti di lìnee dritte, delle travi, de' correnti e del
congiugnere infame gli ojfami.
I Elle coperture adunque ve ne sono alcune allo scoperto, ed
alcune al coperto ; alcune di quefle son fatte di linee di-
ritte , alcune di linee torte , ed alcune meschiate di amendue.
Aggiugnerai aquesto, il che non sarà fuori di proposito, che le
coperture si fanno , o di legnami o di pietre. Cominceremo da
ciò che si appartiene propriamente al discorso universale d' ogni
copertura. A qualsivoglia palco o tetto noi diremo esservi ossa e
nervi, e finimenti, e cortecce, o crosse , non altrimenti che nel
muro ; e che sia così possiamo considerarlo nel fatto stesso . Pri-
mieramente, per cominciare da quelli , che si fanno di.legname
e di linee diritte, nel porre tali coperture, bisogna mettere da muro
a muro gagliardissìme travi, e non negheremo, come poco fa
dicem-
prietà da non trascurariì . Fra queste vi è quella che.la saettaj
non ferifce mai né 1' alloro, né V aquila , né il vitello marino.
Vi sono alcuni, i quali perciò pènsano , che so quefle cose si met-
tono nelle muraglie esse non saranno percosse e non sorniranno,
saette. A me certo pare, che si possa sperare quello al pari che
credere quello, che dicono della ranocchiella , che rinchiusa in
un vaso di terra , e sotterrata nel mezzo di un campo , scacci dalle
sornente gli uccelli ; e che so il frutto ostro si mette in casa , ren-
de i parti difficili; e che la fronde dell' oemonio .di Lesbo tenu-
ta in casa » fa venire ssusso di ventre , e vuota tanto altrui ,
che ne conduce a morte . Ora tornando al proposito , bisognaj
ripetere quelle cose che noi raccogliemmo insieme , quando trat-
tammo de' lineamenti degli edi.fic;.
CAPO XII.
De' tetti di lìnee dritte, delle travi, de' correnti e del
congiugnere infame gli ojfami.
I Elle coperture adunque ve ne sono alcune allo scoperto, ed
alcune al coperto ; alcune di quefle son fatte di linee di-
ritte , alcune di linee torte , ed alcune meschiate di amendue.
Aggiugnerai aquesto, il che non sarà fuori di proposito, che le
coperture si fanno , o di legnami o di pietre. Cominceremo da
ciò che si appartiene propriamente al discorso universale d' ogni
copertura. A qualsivoglia palco o tetto noi diremo esservi ossa e
nervi, e finimenti, e cortecce, o crosse , non altrimenti che nel
muro ; e che sia così possiamo considerarlo nel fatto stesso . Pri-
mieramente, per cominciare da quelli , che si fanno di.legname
e di linee diritte, nel porre tali coperture, bisogna mettere da muro
a muro gagliardissìme travi, e non negheremo, come poco fa
dicem-