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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0180
'54
LIBRO Q_ U A R T O
le essendo interrogato in qual luogo si potn'a trovare quella pre-
clara città che egli s' era immaginata : Noi, rispose , non siamo
andati dietro a questo, ma siamo andati investigando in qual mo.
do sé ne potesse fare una migliore di tutte s altre . Tu poi ante-
porrai quella a tutte V altre , che meno si discosterà da questa .
Così ancor noi, quali che adducendo esempj , descriviamo quella
città, la quale dagli uomini dottissìmi sia per esser giudicata per
ogni conto comodissìma ; accomodandoci nel resto al tempo e al-
la necessità delle cose .
Terremo presente a questo proposito queir opinione di So-
crate , cioè di. giudicare che quella cosa, che non si possa muta-
re sé non in peggio , sia veramente la migliore . Quindi giudi-
chiamo , che la città debba esser talmente fatta , che non vi sia
incomodità alcuna di quelle che noi descrivemmo nel primo li-
bro, e che non vi manchi cosa alcuna, che alla necessità della
vita si desideri. Abbia pertanto la campagna sanissima , larghissi-
ma , varia, amena, sertile, forte, ripiena ed ornata d'ogni
abbondanza di srutti e di acque. Sianvi fiumi, laghi, aperta la->
via di mare, per cui comodissimamente si portano condur dentro le
cose che mancano, e mandar fuori quelle che avanzano . Tutte
le cose sinalmente porgano ajuto a stabilire e ad accresceré i co-
modi civili e le forze militari, sicchè la città possa difendere i
suoi, dilettare gli amici, ed i nemici spaventare . Io giudico che
quella città sia felice, che a dispetto del nemico possa coltivare
la più gran parte del suo terreno. Bisogna finalmente, che la tua
città sia collocata in mezzo della campagna in luogo che possiu
guardare all' intorno il suo paese dappertutto , discernere le cose
opportune , edere sollecita dove la necessità lo ricerchi, e dove
il contadino e 1' aratore possa comodamente uscire a lavorare e
tornare ancora in un istante dal campo , carico di frutti e di rac-
colte .
Ma vi sarà gran differenza sé la porrai o nella pianura, o
sopra
LIBRO Q_ U A R T O
le essendo interrogato in qual luogo si potn'a trovare quella pre-
clara città che egli s' era immaginata : Noi, rispose , non siamo
andati dietro a questo, ma siamo andati investigando in qual mo.
do sé ne potesse fare una migliore di tutte s altre . Tu poi ante-
porrai quella a tutte V altre , che meno si discosterà da questa .
Così ancor noi, quali che adducendo esempj , descriviamo quella
città, la quale dagli uomini dottissìmi sia per esser giudicata per
ogni conto comodissìma ; accomodandoci nel resto al tempo e al-
la necessità delle cose .
Terremo presente a questo proposito queir opinione di So-
crate , cioè di. giudicare che quella cosa, che non si possa muta-
re sé non in peggio , sia veramente la migliore . Quindi giudi-
chiamo , che la città debba esser talmente fatta , che non vi sia
incomodità alcuna di quelle che noi descrivemmo nel primo li-
bro, e che non vi manchi cosa alcuna, che alla necessità della
vita si desideri. Abbia pertanto la campagna sanissima , larghissi-
ma , varia, amena, sertile, forte, ripiena ed ornata d'ogni
abbondanza di srutti e di acque. Sianvi fiumi, laghi, aperta la->
via di mare, per cui comodissimamente si portano condur dentro le
cose che mancano, e mandar fuori quelle che avanzano . Tutte
le cose sinalmente porgano ajuto a stabilire e ad accresceré i co-
modi civili e le forze militari, sicchè la città possa difendere i
suoi, dilettare gli amici, ed i nemici spaventare . Io giudico che
quella città sia felice, che a dispetto del nemico possa coltivare
la più gran parte del suo terreno. Bisogna finalmente, che la tua
città sia collocata in mezzo della campagna in luogo che possiu
guardare all' intorno il suo paese dappertutto , discernere le cose
opportune , edere sollecita dove la necessità lo ricerchi, e dove
il contadino e 1' aratore possa comodamente uscire a lavorare e
tornare ancora in un istante dal campo , carico di frutti e di rac-
colte .
Ma vi sarà gran differenza sé la porrai o nella pianura, o
sopra