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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0283
DEGLI ORNAMENTI i57
no. Io giudico che sia da levar via un tal errore ; ma non cre-
do per questo necessario che si vada dietro ad esaminare minuta-
mente , da quali principi venisséro le arti, da quali ragioni fode-
ro ordinate, e con quali mezzi crescessèro . Baderà rissettere aj
questo proposito, che il padre delle arti fu il caso e 1! osservazio-
ne ; 1' alunno di esse su 1' uso e 1' esperienza , e che esse crebbe-
ro mediante la cognizione e il discorso. Cosi dicono che la me-
dicina su trovata in mille anni da più migliaja d' uomini, e così
1' arte del navigare, e quali tutte le altre arti sono cresciute da_>
piccolissimi princip;.
CAPO III.
Che V architettura cominciò in Asia , siorì in Grecia,
ti in Italia fu portata alla sirn perfezione .
L] Arte edisicatoria per quanto io ho potuto comprendere da-
gli serini degli antichi ebbe , per dir cosi, la sua primaj
adolescenza in'Asia ; dipoi siori presso de' Greci ; ed ultimamen-
te acquistò la sua maturità in Italia. A me pare verisimile , che
i Re di quel tempo per la gran copia delle ricchezze e per P ab-
bondanza dell'ozio , considerando sé, le cose loro , le ricchez-
ze e la maessà dell'impero, si accorsero di aver bisogno di casa-
menti maggiori, e di più adorne mura ; e cominciarono perciò
ad andar dietro a raccorre tutte quelle cose , che a ciò faces-
sero a proposito , ed acciocché potessero avere maggiori e più
onorati edificj, presero per usanza di por le coperture con legni
grandinimi, e di fare le mura di pietre nobili. Un Affatto lavo-
ro dimostrò grandezza e maraviglia , e apparve molto grazioso.
Quindi avendo inteso che le fabbriche grandissìme erano Iodate,
e pensaudo che il principale osficio di un Re risse il fare quelle
cose, che non potessero esser fatte da' privati , dilettandoli dell*
N n 2 gran-
no. Io giudico che sia da levar via un tal errore ; ma non cre-
do per questo necessario che si vada dietro ad esaminare minuta-
mente , da quali principi venisséro le arti, da quali ragioni fode-
ro ordinate, e con quali mezzi crescessèro . Baderà rissettere aj
questo proposito, che il padre delle arti fu il caso e 1! osservazio-
ne ; 1' alunno di esse su 1' uso e 1' esperienza , e che esse crebbe-
ro mediante la cognizione e il discorso. Cosi dicono che la me-
dicina su trovata in mille anni da più migliaja d' uomini, e così
1' arte del navigare, e quali tutte le altre arti sono cresciute da_>
piccolissimi princip;.
CAPO III.
Che V architettura cominciò in Asia , siorì in Grecia,
ti in Italia fu portata alla sirn perfezione .
L] Arte edisicatoria per quanto io ho potuto comprendere da-
gli serini degli antichi ebbe , per dir cosi, la sua primaj
adolescenza in'Asia ; dipoi siori presso de' Greci ; ed ultimamen-
te acquistò la sua maturità in Italia. A me pare verisimile , che
i Re di quel tempo per la gran copia delle ricchezze e per P ab-
bondanza dell'ozio , considerando sé, le cose loro , le ricchez-
ze e la maessà dell'impero, si accorsero di aver bisogno di casa-
menti maggiori, e di più adorne mura ; e cominciarono perciò
ad andar dietro a raccorre tutte quelle cose , che a ciò faces-
sero a proposito , ed acciocché potessero avere maggiori e più
onorati edificj, presero per usanza di por le coperture con legni
grandinimi, e di fare le mura di pietre nobili. Un Affatto lavo-
ro dimostrò grandezza e maraviglia , e apparve molto grazioso.
Quindi avendo inteso che le fabbriche grandissìme erano Iodate,
e pensaudo che il principale osficio di un Re risse il fare quelle
cose, che non potessero esser fatte da' privati , dilettandoli dell*
N n 2 gran-