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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
I Dieci Libri Di Architettura — Rom, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0290
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254 LIBRO SESTO

cipi, gli obelischi, gli alberi, acciocché da' posseri sieno riguar-
dati con venerazione ; come lunghissimo tempo si mantenne nel-
la fortezza di Atene queir ulivo piantatovi da Nettuno e da Mi-
nerva . Lasciò le cose mantenuteli lunghissimo tempo , e da' vec-
chi trasmesse a' posteri , come presso di Chebrone , dicono dell'al-
bero che produce la trementina, il quale durò dal principio del
mondo sino a' tempi di Giuseppe Ebreo . Gioverà ancora grande-
mente ad ornare il sito e renderlo più venerando qualche miste-
riosa proibizione o restrizióne di cui le antiche Itorie ci porgono
varj esempj. Così nel tempio della dea Bona non poteva entrare
alcun maschio , siccome neppure in quel di Diana nel portico Pa-
trizio ; e presso a Tanagra nessuna donna poteva entrare nel bosco
sagro , siccome neppure ne' penetrali del tempio di Gerusalem-
me . Nell'uno, salvo che sacerdote , e solamente per sagrisicarej
si potea lavare nel fonte vicino a Panto . Nessuno in quel luogo ,
che chiamavano Dottoli presso alla fogna maggiore di Roma, dove
erano le ossa di Pompilio, potea sputare. Similmente sopra qual-
che tempietto scrissero , che non vi si portarle alcuna meretrice .
In Creta nel tempio di Diana non si poteva entrare , sé non a_>
pie nudi ; è nel tempio della dea Matuta non si potea portare una
schiava . A Rodi nel tempio di Orodione non potea entrare il
banditore . A Tenedo nel tempio di Tennio non potea entrare il
suonatore de' pifferi. Dal tempio di Giove Alfistio non era leci-
to uscire sé prima non. si sagrisicava . In Atene nel tempio di
Pallade , e a Tebe in quello di Venere non vi si potea portaro
ellera . Nel tempio di Fauna non era lecito , non che altro,
neppur di nominare il vino . Ordinarono parimenti che la porta
Januale in Roma non si serrasse mai, sé non quando vi era guer-
ra , e che il tempio di Giano non si aprisse quando vi era pa-
ce . Vollero poi che il tempio della dea Orta stasse sempre aper-
to . Se noi volesfimo imitare alcuna di querce cose saria forso
bene che si facesse un editto che le donne non potessero entra-
re
 
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