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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0316
ipò LIBRO SESTO
CAPO XI.
Delle coperture de' tetti e delle ■volte, e de' lajlrìchì /coperti
che cuoprono gli edipei.
LE coperture ancora hanno le loro ricchezze e bellezze di im-
palcature , di volte e di pavimenti seoperti . Vi sono anco-
ra oggi nel portico di Agrippa impalcature con travi di bronzo ,
lunghe quaranta piedi, opera.certo nella quale non saprai di che
più sia da maravigliarli o della spefa , o dell' ingegno del mae-
stro . Nel tempio di Diana Efesìa , come altrove dicemmo , durò
grandissimo tempo un palco di cedro. Racconta Plinio, che Sa-
lauce Re di Colchi, poiché egli ebbe vinto Sesofìri Re di Egit-
to , ebbe travi di oro e di argento . Veggonsi ancora alcuni tem-
pj coperti di tavole di marmo , come quelle, che dicono chej
follerò nel tempio di Gerosolima grandissime , splendidisììme , e
di candore maraviglioso, talmentecchè a chi di lontano riguardava
quel tetto, parea vedere una montagna di neve. Catulo fu il primo
che in Roma indorò i tegoli di bronzo del Campidoglio . Trovo oltre
di ciò che la Rotonda in Roma era coperta di piastre di rame dora-
te ; e Papa Onorio, quello , dico , al tempo del quale Maomet-
to ordinò all'Egitto , ed alla Libia nuova religione e nuovi sa-
grisicj, cuoprì la chiesa di S. Pietro tutta dì tavole di rame. La
Germania risplende per i tegoli invetriati . In molti luoghi un'a-
mo il piombo, opera certo atta a durare assai, e che soprattut-
to ha del grazioso , e non è di grande spesa ; ma che si arrecaj
dietro quelle incomodità, che sé si mette in calcina per non po-
tere respirare di solto j ribollendo quelle pietre sopra le quali elso
è pollo , per il fervore del sole si sìrugge . Faccia al nosiro pro-
polito lì esperienza, che sé si mette un vaso di piombo al fuoco
pieno d' acqua non si strugge, ma mettendovi una pietruzza den-
tro', subito appena tocco si liquefa e si fora. Oltre a che non es-
sendo
CAPO XI.
Delle coperture de' tetti e delle ■volte, e de' lajlrìchì /coperti
che cuoprono gli edipei.
LE coperture ancora hanno le loro ricchezze e bellezze di im-
palcature , di volte e di pavimenti seoperti . Vi sono anco-
ra oggi nel portico di Agrippa impalcature con travi di bronzo ,
lunghe quaranta piedi, opera.certo nella quale non saprai di che
più sia da maravigliarli o della spefa , o dell' ingegno del mae-
stro . Nel tempio di Diana Efesìa , come altrove dicemmo , durò
grandissimo tempo un palco di cedro. Racconta Plinio, che Sa-
lauce Re di Colchi, poiché egli ebbe vinto Sesofìri Re di Egit-
to , ebbe travi di oro e di argento . Veggonsi ancora alcuni tem-
pj coperti di tavole di marmo , come quelle, che dicono chej
follerò nel tempio di Gerosolima grandissime , splendidisììme , e
di candore maraviglioso, talmentecchè a chi di lontano riguardava
quel tetto, parea vedere una montagna di neve. Catulo fu il primo
che in Roma indorò i tegoli di bronzo del Campidoglio . Trovo oltre
di ciò che la Rotonda in Roma era coperta di piastre di rame dora-
te ; e Papa Onorio, quello , dico , al tempo del quale Maomet-
to ordinò all'Egitto , ed alla Libia nuova religione e nuovi sa-
grisicj, cuoprì la chiesa di S. Pietro tutta dì tavole di rame. La
Germania risplende per i tegoli invetriati . In molti luoghi un'a-
mo il piombo, opera certo atta a durare assai, e che soprattut-
to ha del grazioso , e non è di grande spesa ; ma che si arrecaj
dietro quelle incomodità, che sé si mette in calcina per non po-
tere respirare di solto j ribollendo quelle pietre sopra le quali elso
è pollo , per il fervore del sole si sìrugge . Faccia al nosiro pro-
polito lì esperienza, che sé si mette un vaso di piombo al fuoco
pieno d' acqua non si strugge, ma mettendovi una pietruzza den-
tro', subito appena tocco si liquefa e si fora. Oltre a che non es-
sendo