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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
I Dieci Libri Di Architettura — Rom, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0338
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LIBRO SETTIMO

de, poiché le cose che si conducono , si generano o si fanno me-
diante la natura son tonde . Non vi è bisogno che io mentovi lo
stelle i gli alberi , gli animali e i nidi loro, e simili altre cose
di quello mondo, che essa volle che tutte fosse ro tonde . Veg-
giamo ancora che la natura si è dilettata delle cose che hanno
sei facce; perciocché le. pecchie, i calabroni, ed ogni altra spe-
eie di vespe che tu voglia , non hanno imparato a fare quello
loro stanzette ne' loro teatri mai di altro, che di sei facce. Ter-
mineremo con un cerchio un sito tondo di un tempio . Ne' tem-
pj quadri usarono gli antichi che la pianta fosse una mezza volta
più lunga che larga ; altri 1' usarono il terzo più lunga che larga;
ed altri vollero che fosse lunga due larghezze. In quelle pianto
quadrate sarà grandissìmo difetto di bruttezza, sé le cantonate non
saranno tutte in isquadra .
Gli antichi nel farli di più facce, li faceano o di sei, o di
otto, o veramente di dieci facce . Di tutte quelle siffatte piante
^™2y è di necessità , che i loro angoli si terminino dentro ad un ceir
tav. chio . Anzi dal cerchio medesimo possono quelle piante ricavarli;
Vili, perciocché il mezzo diametro del cerchio farà una faccia dello
sei, che in detto cerchio possono entrare; e sé tu tirerai dal cen-
tro linee diritte, che taglino appunto nel mezzo tutte le sei fac-
ce della fatta pianta, vedrai apertamente che modo tu abbia aj
tenere per fare una pianta di dodici facce, e dalla pianta di do-
dici facce il modo di farla di quattro, e di otto ancora.
tav. jjvv; nondimeno un altro modo molto più facile per disegnate
le piante di otto facce . Imperciocché disegnato un quadro di
lati uguali., e in isquadra , tirerai i diàmetri da qualunque de' can-
ti di quello quadrato, e dal punto dove si intersecano in mezzo
tirerai un cerchio , aprendo il compasso per quanto porta il mez-
zo diametro, che abbraccerà per tutto i lati del quadrato . Divi;
derai poi per mezzo uno de' lati del quadrato, e tirerai dal cenr
tra per ella divisione una linea alla circonferenza del cerchio, che
da

FIG

Vili
F1G. 2
 
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