Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Transl.]: I Dieci Libri Di Architettura (Rom, 1784)

LIBRO SETTIMO

glie; e gli uovoli alcuni li fanno interi , ed alcuni li fanno móz-
zi di sopra . Nel tondino fanno coccole quali infilate in filo-.
La goletta e I' onda non intagliarono mai, ma le vestirono di fo-
gliami ; le intaccature Tempre fecero schiette in tutti i lati. Nel
congiugnere insieme quelli membri vi è quella regola, che Tem-
pre quelli che son di sopra abbiano più aggetto che quelli di lot-
to. Le intaccature son quelle, che dividono l'un membro dall'al-
tro , e servono per cimasa sopra detti membri ; perciocché laj
cimasa è quel Iineamento , che stà sopra a qualsivoglia mem-
bro . Giovano ancora queste intaccature perchè con avere la te-
sta liscia e pulita , dividono l'asprezza degli intagli dell' altrej
membra , e fannolì larghe per la sesta parte di quel membro,
alle quali si pongon sopra, o sieno dentelli oppure uoyoli, ma_>
nella goletta si fatino per il terzo,
CAPO Vili.
Del capitello dorico, ionico , corìntio e toscano .
TOrniamo ora ai capitelli. I Dorici fecero il loro capitello
alto quanto la base, e tutta quella sua altezza divisero in_.
tre parti . La prima diedero alla cimasa , la seconda all' uovolo
che è sotto la cimasa , e la terza lasciarono per il collo del ca-
pitello che è sotto all' uovolo . La larghezza della cimasa era
per ogni verso quanto la grossezza da basso della colonna e il
duodecimo più. Quella cimasa si divideva in due membri, cioè
in una goletta e in un dado , e la goletta era due delle cinquo
parti di tutta la cimasa . Il labbro dell' uovolo colla sua linea
di sopra cigneva appunto le linee del dado . Appiè dell' uovolo
altri vi fecero attorno tre minuti anelletti, ed altri una goletta,
acciò avesse più grazia, e quello Affatto adornamento occupò non
più che la' terza parte dell'uovolo . Il diametro del, collo del
capi-

li

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