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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0427
DEGLI 'EDIFICJ PROF A;N I
401
rono trovati da'Tirj, e quali tutta la varietà de'giuochi che ci
sono rimasti furori condotti e trasportati dall'Assa in Italia.
Io credo che in quella prima antichità delle genti, quando
cominciarono a scolpire Giana in bronzo , facilmente ti. stesse aj
vedere i giuochi sotto un faggio o so.tto un olmo . Dice Ovidio.
. .'. Romei tu primo allo? con cura empie/lì
I giuochi, che il Sabin le siglie vide,
Ai vedovi Roman gioconda preda .
■ Non ornava teatro ancora il marmo
■ Ni vela ombra /accagli : e i fttoi fugge/li
Non facea roj/i temperato Croco .
s. Ivi eran /rondi foto ; e in quella guìsa
Che /empiici le avea prodotte il bo/co ;
Era /enz' arte ancor sitta la /cena
, • . Sedeva il popol /opra i gradì sitti
Dì verdi ce/pi, e di/endea dal /ole
U a/pro capei con qualsivoglìa fronde .
Dicono nientedimeno che Jolao figliuolo di Ipsicleo su il primo
che nell' isola di Sardegna ordinarle gradi da sedere , quando ei
ricevè, le Tespiadi da Ercole . Da prima anticamente si fecero i
teatri di legno; e biasimarono Pompeo, perchè egli averle fatti
i gradi dello spettacolo fermi , e non da poterli levare, come
prima era 1' uso . Dipoi venne la cosa a tanto che dentro la cit-
tà di Roma vi erano tre grandinimi teatri e anfiteatri infiniti , fra i
quali uno che era capace di più di duecento mila persone ; ed
inoltre quello che chiamavano Cerchio massimo. Tutti quelli luo-
ghi erano fatti di pietre riquadrate, e adornati di colonne di mar-
mo , Oltre a che non contenti di .siffatte cùse, fecero ancoraj
spettacoli per poco tempo pieni di marmi.e di vetri, e di una
infinita moltitudine di statue. Il maggiore spettacolo in quei tem»
pi, e più di tutti gli altri capace, arse a Piacenza, città di Lom-'
bardìa , per la guerra di Ottaviano . Ma di quelli -sia detto .abba-1
fianza. H h h 2 Degli
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rono trovati da'Tirj, e quali tutta la varietà de'giuochi che ci
sono rimasti furori condotti e trasportati dall'Assa in Italia.
Io credo che in quella prima antichità delle genti, quando
cominciarono a scolpire Giana in bronzo , facilmente ti. stesse aj
vedere i giuochi sotto un faggio o so.tto un olmo . Dice Ovidio.
. .'. Romei tu primo allo? con cura empie/lì
I giuochi, che il Sabin le siglie vide,
Ai vedovi Roman gioconda preda .
■ Non ornava teatro ancora il marmo
■ Ni vela ombra /accagli : e i fttoi fugge/li
Non facea roj/i temperato Croco .
s. Ivi eran /rondi foto ; e in quella guìsa
Che /empiici le avea prodotte il bo/co ;
Era /enz' arte ancor sitta la /cena
, • . Sedeva il popol /opra i gradì sitti
Dì verdi ce/pi, e di/endea dal /ole
U a/pro capei con qualsivoglìa fronde .
Dicono nientedimeno che Jolao figliuolo di Ipsicleo su il primo
che nell' isola di Sardegna ordinarle gradi da sedere , quando ei
ricevè, le Tespiadi da Ercole . Da prima anticamente si fecero i
teatri di legno; e biasimarono Pompeo, perchè egli averle fatti
i gradi dello spettacolo fermi , e non da poterli levare, come
prima era 1' uso . Dipoi venne la cosa a tanto che dentro la cit-
tà di Roma vi erano tre grandinimi teatri e anfiteatri infiniti , fra i
quali uno che era capace di più di duecento mila persone ; ed
inoltre quello che chiamavano Cerchio massimo. Tutti quelli luo-
ghi erano fatti di pietre riquadrate, e adornati di colonne di mar-
mo , Oltre a che non contenti di .siffatte cùse, fecero ancoraj
spettacoli per poco tempo pieni di marmi.e di vetri, e di una
infinita moltitudine di statue. Il maggiore spettacolo in quei tem»
pi, e più di tutti gli altri capace, arse a Piacenza, città di Lom-'
bardìa , per la guerra di Ottaviano . Ma di quelli -sia detto .abba-1
fianza. H h h 2 Degli