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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0450
4s4 LIBRO OTTAVO
un mezzo cerchio verso mezzodì , nel quale si accomodavano gra-
di da sedere limili a quelli del teatro, e le mura in cerchio si al-
zavano molto alte , acciò difendessero altrui da' soli di mezzodì.
Tutte quelle siffatte piazze erano serrate , come uri castello da un
muro continuato, e in quest'ultimo muro si faceano alcune stan-
ze da sedere molto onorate, o in mezzo cerchio , o quadrate,
che guardavano verso le parti principali delle.stufe .' In quelli luo-
ghi da sedere ssavano i cittadini al sole e all'ombra o da mattina,
o da sera, o in qualunque altra ora più loro piaceva . Oltre di que-
llo ricinto, e massìme verso settentrione dietro a quess ultimo cir-
cuito delle mura, si faceano piazze scoperte di altezza mediocre,
più lunghe che larghe con disegiio a -grissa di una linea piegata.)
in arco . Queste piazze avèano attorno un portico in cerchio chiu-
so di dietro dal suo muro , le quali piazze non vedeano altro,
che un poco di cielo; affinchè fra il circuito del muro princi-
pale e maggiore , e quello portico in cerchio rimanesse un rifu-
gio per la fiate buoniilimo ; poiché il sole per la strettezza della
piazza, e per l'altezza delle mura vi entrava a gran pena nel sol-
stizio di eftate. Nelle cantonate del circuito delle mura maggiori
ancora vi erano tempietti, ne' quali purificateli e purgateli le ma-
trone , erano solite sagrisicare a' loro dij . Quella era la somraaj
delle parti, di cui erano fatte le stufe e i disegni di quelli Affar-
ti membri si pigliavano da quelle cose , che noi abbiamo dette
di sopra , e da quelle ancora, che ci restano a dire , secon-
do che più si confacevano o a queste , o a quelle , cioè, o
alle pubbliche , o alle private. La pianta di tuttajTopera conte-
neva quasi sempre più di cento mila piedi quadri.
DELL'AR-
un mezzo cerchio verso mezzodì , nel quale si accomodavano gra-
di da sedere limili a quelli del teatro, e le mura in cerchio si al-
zavano molto alte , acciò difendessero altrui da' soli di mezzodì.
Tutte quelle siffatte piazze erano serrate , come uri castello da un
muro continuato, e in quest'ultimo muro si faceano alcune stan-
ze da sedere molto onorate, o in mezzo cerchio , o quadrate,
che guardavano verso le parti principali delle.stufe .' In quelli luo-
ghi da sedere ssavano i cittadini al sole e all'ombra o da mattina,
o da sera, o in qualunque altra ora più loro piaceva . Oltre di que-
llo ricinto, e massìme verso settentrione dietro a quess ultimo cir-
cuito delle mura, si faceano piazze scoperte di altezza mediocre,
più lunghe che larghe con disegiio a -grissa di una linea piegata.)
in arco . Queste piazze avèano attorno un portico in cerchio chiu-
so di dietro dal suo muro , le quali piazze non vedeano altro,
che un poco di cielo; affinchè fra il circuito del muro princi-
pale e maggiore , e quello portico in cerchio rimanesse un rifu-
gio per la fiate buoniilimo ; poiché il sole per la strettezza della
piazza, e per l'altezza delle mura vi entrava a gran pena nel sol-
stizio di eftate. Nelle cantonate del circuito delle mura maggiori
ancora vi erano tempietti, ne' quali purificateli e purgateli le ma-
trone , erano solite sagrisicare a' loro dij . Quella era la somraaj
delle parti, di cui erano fatte le stufe e i disegni di quelli Affar-
ti membri si pigliavano da quelle cose , che noi abbiamo dette
di sopra , e da quelle ancora, che ci restano a dire , secon-
do che più si confacevano o a queste , o a quelle , cioè, o
alle pubbliche , o alle private. La pianta di tuttajTopera conte-
neva quasi sempre più di cento mila piedi quadri.
DELL'AR-