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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0500
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LIBRO NONO
OC
mo, saprà cavare i primi princip/, e sé dalle cose matematiche
ne caverà quelle notizie , che più si confanno al suo proposito de-
gli angoli, de' numeri e delle linee,-come anche quelle che trat-
tano del -misurare i peli, le supersicie e i corpi, le quali i Gre-
ci chiamano Poiìsmata. , ed Embata . Con. quelle arti aggiuntovi
lo Audio e la diligenza , l'architetto si acqueterà grazia , ricchez-
za , gloria e fama presso de' poderi.
CAPO XI.
A chi V architetto dee comunicare il fuo consitto
e V opera fua.
MI piace in quello luogo di non lasciare indietro quel che
appartiene all' architetto, cioè di non andare spontanea-
mente a servire ognuno che dice di voler fabbricare; il che i leg-
gieri e i bosiosi, più che il bisogno , Cogliono fare, ma aspetta-
re di esserne richiedo più e più volte . Bisogna che da per loro ti
credano ed abbiano fede in te quei che si vogliono servire dell'o-
pera e del consiglio tuo. E perchè vorrò io osfrire le mie degne
ed utili invenzioni senza averne frutto veruno, sennonchè quello
di farmi ammirare da uno o da un altro ignorante ? Merita cer-
tamente premio non mediocre il fare altrui cogli avvertimenti tuoi
più esperto in quella cosa, nella quale o possa risparmiare unaj
grandissima spesa, o possa provvedere ai comodi ed a'piaceri suoi.
E' cosa dunque da savio il sapersi mantenere in riputazione, ed è ab-
bastanza il dare fidato consiglio e disegni lodatissimi a chi te ne_>
ricerca . Che sé per avventura tu piglierai il lavoro sopra di te,'
e che tu vogli esserne il sopraflante , e quello che vi dia sine,
durerai grandissima fatica a schivare, che tutti i difetti di altri, e
tutti gli errori o per ignoranza, oper negligenza commelsi ,. noni
sieno a te solo imputati. Si scelgano adunque soprastanti diligenti,
LIBRO NONO
OC
mo, saprà cavare i primi princip/, e sé dalle cose matematiche
ne caverà quelle notizie , che più si confanno al suo proposito de-
gli angoli, de' numeri e delle linee,-come anche quelle che trat-
tano del -misurare i peli, le supersicie e i corpi, le quali i Gre-
ci chiamano Poiìsmata. , ed Embata . Con. quelle arti aggiuntovi
lo Audio e la diligenza , l'architetto si acqueterà grazia , ricchez-
za , gloria e fama presso de' poderi.
CAPO XI.
A chi V architetto dee comunicare il fuo consitto
e V opera fua.
MI piace in quello luogo di non lasciare indietro quel che
appartiene all' architetto, cioè di non andare spontanea-
mente a servire ognuno che dice di voler fabbricare; il che i leg-
gieri e i bosiosi, più che il bisogno , Cogliono fare, ma aspetta-
re di esserne richiedo più e più volte . Bisogna che da per loro ti
credano ed abbiano fede in te quei che si vogliono servire dell'o-
pera e del consiglio tuo. E perchè vorrò io osfrire le mie degne
ed utili invenzioni senza averne frutto veruno, sennonchè quello
di farmi ammirare da uno o da un altro ignorante ? Merita cer-
tamente premio non mediocre il fare altrui cogli avvertimenti tuoi
più esperto in quella cosa, nella quale o possa risparmiare unaj
grandissima spesa, o possa provvedere ai comodi ed a'piaceri suoi.
E' cosa dunque da savio il sapersi mantenere in riputazione, ed è ab-
bastanza il dare fidato consiglio e disegni lodatissimi a chi te ne_>
ricerca . Che sé per avventura tu piglierai il lavoro sopra di te,'
e che tu vogli esserne il sopraflante , e quello che vi dia sine,
durerai grandissima fatica a schivare, che tutti i difetti di altri, e
tutti gli errori o per ignoranza, oper negligenza commelsi ,. noni
sieno a te solo imputati. Si scelgano adunque soprastanti diligenti,