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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
I Dieci Libri Di Architettura — Rom, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0501
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DEGLI EDIFICI. PRIVATI 475
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accurati, rigidi e severi, che procurino di far le cose che si hanno
a fare con studio, industria, diligenza ed assiduità .
Vorrei: ancora ,-per quanto è poslibile , che tu.avverta di
non impacciarti sé non con persone fplendide, e coi più facoltosi
e principali delle città, cupidissìmi di quelle cose; poiché le tue
fatiche date a persone non qualificate, diventano vili . Quanto
pensi tu che ti giovi l'autorità degli nomini grandi» a' qualftu ti
sia .presuppostq. di avere, a servire. in. quanto, alla gloria ? Oltre di
che alla maggior parte degli uomini non so perchè pare che gli
uomini potenti abbiano, maggior gusto e miglior giudizio, che in
esfetto non hanno . Io poi son uno di quelli che vorrei , che_>,
all'architetto fosTero date prontamente, ed in abbondanza tutte
quelle cose,. le quali sono di bisogn.o a mettere àd-.esfetto la sua
fabbrica ; ciò che gli uomini di balla sfera , il più delle volte non
polsono, ed alcune volte non vogliono fare . Aggiugni., il cheli
può facilmente vedere , che ancorché 'vi sieno due màestrs d'in-
gegno e d'irìdustria eguali, e che abbiano a fare un'opera egua-
le, alcuna volta si arrecherà più ; onore dietro Funo di loro , e
più abbondantemente , per il valore e 1' eccellenza delle cose,
delle quali si potrà servire,: che non farà l'altro . Finalmente ti
avverto ,, che per desideriò) di gloria tu non ti metta scioccamén-
te_ ad. alcuna impresa di cose inusitate, o non mai vedute. Fa di
avere prima bene esaminate e consederate in ogni loro minima^
circoslanza- le imprese che tu metterai suori. Il dar sine colle ma-
ni d' altri alle tue invenzioni e immaginazioni, è cosa grande e fa*
ticosa; e il.voler fare: {pendere ad:altri i denari, secondo il tno
parere, chi non sa quanto sia sempre pieno di cordogli e di ram-
marichi ?
Oltre di quello vorrei, che tu scacciassi lungi da te quel di-
fetto comune, per il quale spésso avviene, che non vi è veruno
edisicio sra i grandi, che "non abbia gra'viilimi difetti, e da'vitu-
perarli grandemente. Imperciocché chi sarà quello, che non de-
. . sideri
 
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