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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0510
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LIBRO DECIMO
CAPO II.
Che V acque principalmente fono neceffarijjìme
e dì varie forti.
PRovvediamo al presente che non ci manchi cosa alcuna , del-
la quale polliamo aver Insogno . Quali sieno le cose necessa-
tie non starò io a raccontare troppo lungamente; perchè esse so-
no manifestamente le cose da mangiare , le vedi, la casa , e_>
principalmente 1' acqua . Talete Milesio tisava dire che E acqua
era il principio delle cose e della società umana . Ariflobolo di-
ce , che avea veduti più di mille borghi abbandonati, perchè il
fiume Indo si era rivolto altrove. Io non negherò certamente che
T acqua non sia agli animali quali un nutrimento del calore e un
alimento della vita . Che dirò poi delle piante o delle altre co-
se , delle quali si servono i mortali, che creseóno e si nutriro-
no sopra la terra , e che, sé tu ad esse levassi l'acqua, diverreb-
bero e si convertirebbero in niente ; Presso all' Eufrate non lascia-
110 paseere i bestiami quanto vogliono, perchè ingrassano troppo
in quelle praterìe troppo buone per la troppa abbondanza dell'u-
more . Dicono che in mare vi sono pesei grandinimi , perchè
dall' acqua ne è data loro grandissima copia ed abbondanza di
nutrimenti. Dice Senofonte, che ai Re di Lacedemonia era da-
to per maggior grandezza, che innanzi alla casa vicino alle por-
te avessero uno stagno di acqua. Per costume molto antico nelle
nozze, ne'sagrificj, e in. tutte quali le cose sagre , adoperava!!
l'acqua, le quali cose.tutte fanno fede e sono indizio della-.-fiima
che fecero i nostri antichi di quesV elemento.
Ma chi negherà che l'abbondanza di essa non giovi molto
ed ajuti in molti modi alla specie umana , di maniera che non_>
sia mai da pensare che in qualsivoglia luogo ve ne sia a sufficien-
za, sé non quando ve ne sarà abbondanza grandissima.per tutti i
biso-
LIBRO DECIMO
CAPO II.
Che V acque principalmente fono neceffarijjìme
e dì varie forti.
PRovvediamo al presente che non ci manchi cosa alcuna , del-
la quale polliamo aver Insogno . Quali sieno le cose necessa-
tie non starò io a raccontare troppo lungamente; perchè esse so-
no manifestamente le cose da mangiare , le vedi, la casa , e_>
principalmente 1' acqua . Talete Milesio tisava dire che E acqua
era il principio delle cose e della società umana . Ariflobolo di-
ce , che avea veduti più di mille borghi abbandonati, perchè il
fiume Indo si era rivolto altrove. Io non negherò certamente che
T acqua non sia agli animali quali un nutrimento del calore e un
alimento della vita . Che dirò poi delle piante o delle altre co-
se , delle quali si servono i mortali, che creseóno e si nutriro-
no sopra la terra , e che, sé tu ad esse levassi l'acqua, diverreb-
bero e si convertirebbero in niente ; Presso all' Eufrate non lascia-
110 paseere i bestiami quanto vogliono, perchè ingrassano troppo
in quelle praterìe troppo buone per la troppa abbondanza dell'u-
more . Dicono che in mare vi sono pesei grandinimi , perchè
dall' acqua ne è data loro grandissima copia ed abbondanza di
nutrimenti. Dice Senofonte, che ai Re di Lacedemonia era da-
to per maggior grandezza, che innanzi alla casa vicino alle por-
te avessero uno stagno di acqua. Per costume molto antico nelle
nozze, ne'sagrificj, e in. tutte quali le cose sagre , adoperava!!
l'acqua, le quali cose.tutte fanno fede e sono indizio della-.-fiima
che fecero i nostri antichi di quesV elemento.
Ma chi negherà che l'abbondanza di essa non giovi molto
ed ajuti in molti modi alla specie umana , di maniera che non_>
sia mai da pensare che in qualsivoglia luogo ve ne sia a sufficien-
za, sé non quando ve ne sarà abbondanza grandissima.per tutti i
biso-