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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0540
;r4 .. LIBRO. D E C I M Ol
degli stinchi degli nomini hanno scoppiato dal romperli che ha fat-
to: il vapore che vi era.dentro rinchiuso . Quei che attendono ai
condotti delle acque , forzano l'acque a salire di un vaso in alto ,
con aver rinchiuso l'aria sra due acque.
CAPO Vili.
Delle cisserne, e dell' ufi e utilkìt loro .
IO vengo a trattare delle cistérne . La cisterna è un ricettaco-
lo alquanto maggiore di acque non disiìmile da una conser-
va. Bisogna adunque che di fondo e da ogni banda essa sia ben^
fatta , salda e che tenga bene . Essa sarà di due sorti , una che
contenga l'acqua per bere , e l'altra che ti serva per gli altri bi-
gni, come per eflinguere un incendio &c. Quella a somiglianza.»
degli antichi che chiamavanoTargento e/cario, ancora noi la chia-
meremo potoria ; e 1' altra che solamente si farà per serbare acque
di. qualsivoglia sorta, e che sarà lodata quanto più sarà maggio-
re, la chiameremo capìacqua, cioè vaso capace di acqua. E' di
grande importanza che la cisterna per acqua da bere, tenga buo-
na acqua o cattiva. Ma nel!' una. e nell' altra bisogna procurare
che 1' acqua vi si conduca bene, vi si conservi bene , e bene si
scompartisca a'.bisogni. Nelle cistérne s'introducono comunemen-
te, le, acque de' siumi o delle fonti per via di condotti, e le piog-
ge raccolte da'tetti o da'piani. A me piacque però assai l'inven-
zione di quell'architetto, il quale scavò dentro di una grandissima
e rilevata pietra, posta in cima di un. monte , una fossa profon-
da dieci piedi, la quale come una corona posta all' intorno rac-
coglierle dalla ignuda sommità del monte tutta la pioggia che vi
cadette, e in luogo alquanto più basso, sotto il colle , fece uiwj
conserva d' acqua con mattoni e calcina alta trenta piedi , lar- <
ga quaranta , e lunga quaranta , nella quale condurle per condotti
sot-
degli stinchi degli nomini hanno scoppiato dal romperli che ha fat-
to: il vapore che vi era.dentro rinchiuso . Quei che attendono ai
condotti delle acque , forzano l'acque a salire di un vaso in alto ,
con aver rinchiuso l'aria sra due acque.
CAPO Vili.
Delle cisserne, e dell' ufi e utilkìt loro .
IO vengo a trattare delle cistérne . La cisterna è un ricettaco-
lo alquanto maggiore di acque non disiìmile da una conser-
va. Bisogna adunque che di fondo e da ogni banda essa sia ben^
fatta , salda e che tenga bene . Essa sarà di due sorti , una che
contenga l'acqua per bere , e l'altra che ti serva per gli altri bi-
gni, come per eflinguere un incendio &c. Quella a somiglianza.»
degli antichi che chiamavanoTargento e/cario, ancora noi la chia-
meremo potoria ; e 1' altra che solamente si farà per serbare acque
di. qualsivoglia sorta, e che sarà lodata quanto più sarà maggio-
re, la chiameremo capìacqua, cioè vaso capace di acqua. E' di
grande importanza che la cisterna per acqua da bere, tenga buo-
na acqua o cattiva. Ma nel!' una. e nell' altra bisogna procurare
che 1' acqua vi si conduca bene, vi si conservi bene , e bene si
scompartisca a'.bisogni. Nelle cistérne s'introducono comunemen-
te, le, acque de' siumi o delle fonti per via di condotti, e le piog-
ge raccolte da'tetti o da'piani. A me piacque però assai l'inven-
zione di quell'architetto, il quale scavò dentro di una grandissima
e rilevata pietra, posta in cima di un. monte , una fossa profon-
da dieci piedi, la quale come una corona posta all' intorno rac-
coglierle dalla ignuda sommità del monte tutta la pioggia che vi
cadette, e in luogo alquanto più basso, sotto il colle , fece uiwj
conserva d' acqua con mattoni e calcina alta trenta piedi , lar- <
ga quaranta , e lunga quaranta , nella quale condurle per condotti
sot-