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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0543
DE'RIMEDJ DEGLI EDIFICJ 517
l'arena sottilissima. Presso a Bologna vi è un tufo gialliccio ed
arenaceo, per il quale l'acqua a goccia a goccia si distilla chia-
rissima. Vi sono alcuni che fanno il pane coli' acqua di mare, la
quale è piìi atta che alcun' altra a corromperli ; tanta possanza.»
hanno le distillazioni, che noi abbiamo accennate , che fanno la
detta acqua sana e buona. Dice Solino, che sé 1' acqua di mare
si cola per s argilla , diventa dolce ; e si è trovato, che dove si
coli più e più volte per la sottile arena di alcun torrente, essaj
si spoglia della ma salsedine. Diffatti sé tu metterai i.n mare un
vaso di terra ben turato, si empirà d'acqua dolce . Né sia fuor
di proposito il ricordare , che in que' vasi ne' quali ponevano 1' ac-
qua del Nilo, che fosse torbida, sé stró'sinavano intorno il labbro
e il margine dell'acqua con mandorle, in un subito l'acqua di-
ventava chiara . Ma balli il sin qui detto. Se per avventura i con-
dotti o le cannelle cominciassero a riturarsi per fango , mettivi
dentro 0 una gallozzola, 0 una palletta di sovero legata ad un filo
sottile e lungo , e quando la corrente avrà portata la palla col si-
lo per il condotto sino all'altra teda , lega a quello silo sonilo
un altro filo più grò sio, e sinalmente poi una fune, e con tirar
quella fune innanzi e indietro più volte , caverai fuori tutte lej
immondezze .
CAPO IX.
Del porre le viti nel prato ; in che modo le fehe crefcano
né1 luoghi paludosi , e come si rimed] alle regioni
che fono mole/late dalle acque .
VEnghiamo ora alle altre cose . Dicemmo che gli abitatori
hanno bisogno di cose da mangiare e di vestimenti. Que-
lle cose risaranno date dall'agricoltura, e l'andar dietro a quell'ar-
te non è ora nostra intenzione . Nondimeno hanno alcune coso
gli architetti, che giovano all' agricoltore , come per es. sé un
cam-
l'arena sottilissima. Presso a Bologna vi è un tufo gialliccio ed
arenaceo, per il quale l'acqua a goccia a goccia si distilla chia-
rissima. Vi sono alcuni che fanno il pane coli' acqua di mare, la
quale è piìi atta che alcun' altra a corromperli ; tanta possanza.»
hanno le distillazioni, che noi abbiamo accennate , che fanno la
detta acqua sana e buona. Dice Solino, che sé 1' acqua di mare
si cola per s argilla , diventa dolce ; e si è trovato, che dove si
coli più e più volte per la sottile arena di alcun torrente, essaj
si spoglia della ma salsedine. Diffatti sé tu metterai i.n mare un
vaso di terra ben turato, si empirà d'acqua dolce . Né sia fuor
di proposito il ricordare , che in que' vasi ne' quali ponevano 1' ac-
qua del Nilo, che fosse torbida, sé stró'sinavano intorno il labbro
e il margine dell'acqua con mandorle, in un subito l'acqua di-
ventava chiara . Ma balli il sin qui detto. Se per avventura i con-
dotti o le cannelle cominciassero a riturarsi per fango , mettivi
dentro 0 una gallozzola, 0 una palletta di sovero legata ad un filo
sottile e lungo , e quando la corrente avrà portata la palla col si-
lo per il condotto sino all'altra teda , lega a quello silo sonilo
un altro filo più grò sio, e sinalmente poi una fune, e con tirar
quella fune innanzi e indietro più volte , caverai fuori tutte lej
immondezze .
CAPO IX.
Del porre le viti nel prato ; in che modo le fehe crefcano
né1 luoghi paludosi , e come si rimed] alle regioni
che fono mole/late dalle acque .
VEnghiamo ora alle altre cose . Dicemmo che gli abitatori
hanno bisogno di cose da mangiare e di vestimenti. Que-
lle cose risaranno date dall'agricoltura, e l'andar dietro a quell'ar-
te non è ora nostra intenzione . Nondimeno hanno alcune coso
gli architetti, che giovano all' agricoltore , come per es. sé un
cam-