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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0569
I
DE' RIMEDI DEGLI EDIFICJ J43
so. Le tigiiuole si manderanno via col seme di asfenzio e di anili,
e coli'odore della sabina. Dicono che la veste non sarà tocca dalle
tignuòle che sarà sulle simi . Ma sia detto abbastanza di quelle co-
sé, le quali forsè sono fiate anche molte più che non avrebbe ri-
cercato un' qualche grave lettore . Ma perdonerammi rissettendo
che esse non son cose fuor di proposito per rimuovere gl'inconve-
nienti dalle Manze, ancorché contro la molestia e 1' odiosa assi-
duità di Asfette fastidiose pefli iion vi sia cosa veruna, che pa/a
che possa giovare tanto che badi.
CAPO XVI.
De' luoghi delle eafe da fcaldarjì e da rìnfrefcarsi', e dell' emendare
i disetti delle mura e raffinarli-.
TOrno ora al mio proposito . E' cosa maravigliosa, che so
tu parerai una sala di panni di lana , diventerà il luogo al-
quanto più tiepido, e sé tu' la parerai di panni lini diventerà più
fresco . Se il luogo sarà troppo umidiccio cavavi sotto fogne' o
pozzi, e riempili di pomici o di ghiaja, acciocché l'acqua non
vi si corrompa ; dipoi difiendivi sopra un suolo di carboni aito
un piede, e sopra questo difiendivi del sabbione, o piuttosso metti-
vi doccioni ed ammattonavi poi di sopra. Gioverà certo grandemen-
te sé 1' aria sotto al pavimento potrà respirare . Contro all' impe-
to degli ardori del sole , e contro alle crude temperie dell' in-
verno gioverà egualmente, che il piano non sia umido , ma secco.
Fa che sotto Io spazzo della tua sala da mangiare esfe sia cavata.»
sotto sino a sei braccia, ed abbia per mattonato solamente uno
Arato di legname schietto . II- pavimento non ammattonato gene-
ra dentro un' aria fréddissima molto più che tu non crederesti,
talmentecchè chi ha ancora le pianelle in piedi, sé li sente ras-
freddare dal legname stessb, senza che vi sia mattonato di sorta
• C e e e . •". al-
DE' RIMEDI DEGLI EDIFICJ J43
so. Le tigiiuole si manderanno via col seme di asfenzio e di anili,
e coli'odore della sabina. Dicono che la veste non sarà tocca dalle
tignuòle che sarà sulle simi . Ma sia detto abbastanza di quelle co-
sé, le quali forsè sono fiate anche molte più che non avrebbe ri-
cercato un' qualche grave lettore . Ma perdonerammi rissettendo
che esse non son cose fuor di proposito per rimuovere gl'inconve-
nienti dalle Manze, ancorché contro la molestia e 1' odiosa assi-
duità di Asfette fastidiose pefli iion vi sia cosa veruna, che pa/a
che possa giovare tanto che badi.
CAPO XVI.
De' luoghi delle eafe da fcaldarjì e da rìnfrefcarsi', e dell' emendare
i disetti delle mura e raffinarli-.
TOrno ora al mio proposito . E' cosa maravigliosa, che so
tu parerai una sala di panni di lana , diventerà il luogo al-
quanto più tiepido, e sé tu' la parerai di panni lini diventerà più
fresco . Se il luogo sarà troppo umidiccio cavavi sotto fogne' o
pozzi, e riempili di pomici o di ghiaja, acciocché l'acqua non
vi si corrompa ; dipoi difiendivi sopra un suolo di carboni aito
un piede, e sopra questo difiendivi del sabbione, o piuttosso metti-
vi doccioni ed ammattonavi poi di sopra. Gioverà certo grandemen-
te sé 1' aria sotto al pavimento potrà respirare . Contro all' impe-
to degli ardori del sole , e contro alle crude temperie dell' in-
verno gioverà egualmente, che il piano non sia umido , ma secco.
Fa che sotto Io spazzo della tua sala da mangiare esfe sia cavata.»
sotto sino a sei braccia, ed abbia per mattonato solamente uno
Arato di legname schietto . II- pavimento non ammattonato gene-
ra dentro un' aria fréddissima molto più che tu non crederesti,
talmentecchè chi ha ancora le pianelle in piedi, sé li sente ras-
freddare dal legname stessb, senza che vi sia mattonato di sorta
• C e e e . •". al-