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Michelessi, Domenico; Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 1) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28020#0052
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faceva animosamente il conte Algarotti nel tem»
po, clie poclii ingegni liberi italiani desti alla lu~
ce, clre dal nostro Galileo, padre del vero, e poi
dalCartesio, e ultimamente dal Newton era sta-
ta sparsa sulla faccia della lilosofia , chiamavano
l’esperienza e 1’ osservazione a distruggere le vec-
chie metafisiche ipotesi, e rilegavano alle malin-
eoniche s.olitudini il barbaro magistero degli Ara-
bi tenebrosi commentatori d’ Aristotile . Abban-
donate le ideali speculazioni cinte d’ accidenti
di predicamenti e di categorie, cominciavano le
scuole italiane ad esaminare il peso il moto la
figura il sito, e tutte le sensibili proprietà de’ cor<*
pi , che chiaramente e distintamente si percepi-
scono , e generano la fisica certezza de’ nostri ra-
ziocinj : onde degli scritti del filosofo di Stagira
quelli cominciavano ad esser chiusi, ne’ quali eglî
le orme de’ fìsici abbandonô ; restando aperti, ed
in pregio i libri delle meteore, e l’istoria deglî
animali , e in altro genere la pcetica , e la mo»
rale, opere insigni di quel sottile intelletto . Ma
qualunque si fosse il progresso della ragione, che
negletto lo studio vano delle parole ha abbraccia-
to quello delle essenziali cose , anche i filosofî
moderni hanno sempre sdegnata la cura di ren-
clersi intelligibili al resto delle persone non ini-
ziate ne’misterj delle proposizioni secclie, de’cal-
coli, e delle figure , sotto le quali la moderna
scienza ap-pare velata agli occhi volgari . II con-
te Algarotti fu il primo italiano , che si accinse

all’ im-
 
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