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A nostre rupi in sen pianta salubre.
Che se concedi a noi nomarti Augusto (7),
Di Fiacco a me concedi il canto e il nome.
*o*o*o*o*o*o*o*o*o*o*c?*o*
ALLA MAEST Â
DI ANNA GIOYANNONA
Imperatrice delle Russie .
III.
C^Uella, che a pochi conosciuta un tempo
Nei solitarj portici sedea
Di Padova o d’ Oxford , chiusa nel velo ,
La maestra del ver filosoha,
Or tu la chiami, augusta donna , al trono :
Tu del genio fra noi di Pietro erede ,
Del Russo imperio tu Minerva e Giove .
Qual fu mai cosa a’desir tuoi non pronta ?
Per Llandir di concenti armoniosi
L’ orecchio tuo , del grande usfizio altera ,
Dall’ italico ciel volô già Euterpe ;
Yolô di Francia in roseo corsaletto
Anch’essa Flora ; e lungo Pampio Neva
Dal verde smalto all’ occhio tuo già cresco
Nuovo piacere , e maraviglia nuova .
Dall’argenteo Tamigi omai sen viene ,
A nostre rupi in sen pianta salubre.
Che se concedi a noi nomarti Augusto (7),
Di Fiacco a me concedi il canto e il nome.
*o*o*o*o*o*o*o*o*o*o*c?*o*
ALLA MAEST Â
DI ANNA GIOYANNONA
Imperatrice delle Russie .
III.
C^Uella, che a pochi conosciuta un tempo
Nei solitarj portici sedea
Di Padova o d’ Oxford , chiusa nel velo ,
La maestra del ver filosoha,
Or tu la chiami, augusta donna , al trono :
Tu del genio fra noi di Pietro erede ,
Del Russo imperio tu Minerva e Giove .
Qual fu mai cosa a’desir tuoi non pronta ?
Per Llandir di concenti armoniosi
L’ orecchio tuo , del grande usfizio altera ,
Dall’ italico ciel volô già Euterpe ;
Yolô di Francia in roseo corsaletto
Anch’essa Flora ; e lungo Pampio Neva
Dal verde smalto all’ occhio tuo già cresco
Nuovo piacere , e maraviglia nuova .
Dall’argenteo Tamigi omai sen viene ,