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AL SIGNOR ABATE
PIETRO METASTASÏO
Poeta Cesai'eo ,
VI.
X3oice nii fu , spirto gentil , tua voce „
?> E la dolcezza ancor clentro rni suona :
Dico in quel giorno, cbe di nobil laude
Onor tu festi agli umil versi, ond'io ,
Colpa d’ ingegno , il ver troppo scemai,
Orazio non ugual d’Augusto al pondo (i5),
Qual sia mio dir, dal tuo volurne imparo
De’ bei versi le vie ; da te , cui spira
Amore i sensi, e detta i modi Apollo.
Dai dorati palchetti, e dall’ arena
A te fa plauso la leggiadra gente,
Lieta, ch’omai per te l’itale scene
Grave passeggia il sofocleo coturno ,
Qual è fra noi, che per la via non muova
Delle lagrime clolci, allor ch’Enea
Seguendo Italia, i duri fati, e i venti,
Tronca il canape reo (16), o allorchTJlisse
II nuovo Achille tuo, che in trecce e ’n gonna
Ee omeriche faville in petto voEe,
Dal sen d’amor lo guida in braccio a morte ?
Chi della patria non prende i costumi,
AL SIGNOR ABATE
PIETRO METASTASÏO
Poeta Cesai'eo ,
VI.
X3oice nii fu , spirto gentil , tua voce „
?> E la dolcezza ancor clentro rni suona :
Dico in quel giorno, cbe di nobil laude
Onor tu festi agli umil versi, ond'io ,
Colpa d’ ingegno , il ver troppo scemai,
Orazio non ugual d’Augusto al pondo (i5),
Qual sia mio dir, dal tuo volurne imparo
De’ bei versi le vie ; da te , cui spira
Amore i sensi, e detta i modi Apollo.
Dai dorati palchetti, e dall’ arena
A te fa plauso la leggiadra gente,
Lieta, ch’omai per te l’itale scene
Grave passeggia il sofocleo coturno ,
Qual è fra noi, che per la via non muova
Delle lagrime clolci, allor ch’Enea
Seguendo Italia, i duri fati, e i venti,
Tronca il canape reo (16), o allorchTJlisse
II nuovo Achille tuo, che in trecce e ’n gonna
Ee omeriche faville in petto voEe,
Dal sen d’amor lo guida in braccio a morte ?
Chi della patria non prende i costumi,