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Le franche antenne ; e col cammin del sole
L’ombra si stese de’bei gigii d’oro.
Questa immago, Signor, volgevi irî mente
Degna di cittadino , a cui doleva
Nostra patria mirar , (quanto ahi diversa
Da se stessa ! ) che un giorno emula a Tiro
Sorgeva, ed a Cartago, ampio del mondo
Emporio , e de’gangetici tesori
Dispensatrice all’ infingarda Europa.
Ahi ! da quel di’, che il lusitano ardire
II Capo superô, la strada aperse
Ai boschi di cannella, al pepe , al mace,
E il valor genovese a ignoti venti
Su ispano abete si commise, e un nuovo
Mondo scoprlo , donde per lungo mare
L’odorata vainiglia or viene , e il dolce
Sugo , che stilla dalle bionde canne,
Del Brasil l’oro, e il potosino argento ;
Volse gli occhi da noi Mercurio, e a terre
Più rimote drizzô Ealato piede .
Varcô il traffico allora in altre mani ;
E quei legni, che un di spessi d’Egitto
Veniano , e d’Asia ai nostri lidi, altroye
Dispersi or vanno , a zefiri stranieri
Sventolando le pinte banderuole,
Sull’argenteo Tamigi, all’arenoso
Tessele , e di Garonna a’ciechi scanni.
Le franche antenne ; e col cammin del sole
L’ombra si stese de’bei gigii d’oro.
Questa immago, Signor, volgevi irî mente
Degna di cittadino , a cui doleva
Nostra patria mirar , (quanto ahi diversa
Da se stessa ! ) che un giorno emula a Tiro
Sorgeva, ed a Cartago, ampio del mondo
Emporio , e de’gangetici tesori
Dispensatrice all’ infingarda Europa.
Ahi ! da quel di’, che il lusitano ardire
II Capo superô, la strada aperse
Ai boschi di cannella, al pepe , al mace,
E il valor genovese a ignoti venti
Su ispano abete si commise, e un nuovo
Mondo scoprlo , donde per lungo mare
L’odorata vainiglia or viene , e il dolce
Sugo , che stilla dalle bionde canne,
Del Brasil l’oro, e il potosino argento ;
Volse gli occhi da noi Mercurio, e a terre
Più rimote drizzô Ealato piede .
Varcô il traffico allora in altre mani ;
E quei legni, che un di spessi d’Egitto
Veniano , e d’Asia ai nostri lidi, altroye
Dispersi or vanno , a zefiri stranieri
Sventolando le pinte banderuole,
Sull’argenteo Tamigi, all’arenoso
Tessele , e di Garonna a’ciechi scanni.