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Ispano vento , ei con l’adunco rostro
II mar fende mugghiando, e il bianco flutto,
A i bordi intorno ed al timon gorgoglia ;
Gode la ciurma in rimirare il lido
A le spalle fuggir , fuggir le ville,
E la terra saluta già vicina,
La terra desiata. E questo è pregio
De l’arte alma di Febo andar sicura
Infra la gente, e passeggiare ardita
Per li fori clamosi, e per le scene :
Ma V altre di Minerva inclite figlie,
Nulla curando il popolar favore
Più volubil de Ponda appresso al Faro,
Che ne l’afsrico mare euro convolve ,
II silenzio e la notte e i luoghi ombrosi,
E i taciti recessi aman ; si come
Ama la rosa da le belle foglie,
La rosa, amor di primavera e cura,
D’ esser çolta il mattin da verginella ,
Per poscia ornarne il ritondetto seno
Da troppo ardita man non tocco ancora,
,Nè solo son de Teleusina Dea
Da tacersi i misterj . E chi vorrebbe
Esporre a gli occhi de la turba insana,
Che quel che più devrebbe apprezza meno,
Quella di verità si ricca merce ,
Onde si crebbe il fisico tesoro,
Ispano vento , ei con l’adunco rostro
II mar fende mugghiando, e il bianco flutto,
A i bordi intorno ed al timon gorgoglia ;
Gode la ciurma in rimirare il lido
A le spalle fuggir , fuggir le ville,
E la terra saluta già vicina,
La terra desiata. E questo è pregio
De l’arte alma di Febo andar sicura
Infra la gente, e passeggiare ardita
Per li fori clamosi, e per le scene :
Ma V altre di Minerva inclite figlie,
Nulla curando il popolar favore
Più volubil de Ponda appresso al Faro,
Che ne l’afsrico mare euro convolve ,
II silenzio e la notte e i luoghi ombrosi,
E i taciti recessi aman ; si come
Ama la rosa da le belle foglie,
La rosa, amor di primavera e cura,
D’ esser çolta il mattin da verginella ,
Per poscia ornarne il ritondetto seno
Da troppo ardita man non tocco ancora,
,Nè solo son de Teleusina Dea
Da tacersi i misterj . E chi vorrebbe
Esporre a gli occhi de la turba insana,
Che quel che più devrebbe apprezza meno,
Quella di verità si ricca merce ,
Onde si crebbe il fisico tesoro,