III.
Ombrosa selva, u’par cbe l’aria spirî
Più dolce a consolar miei lunghi guai,
Fida piaggia, dov’io talor trovai
Qualche conforto a miei gravi martiri 3
O riposti d’amor dolci ritiri
A pensier nostri amici, e come mai
Fie che non v’ami ognor, com’io v’amai,
O ch’altrove lo stil volga e i desiri?
Ma ben vorrei, che al grave e tristo core
Quella pace rendeste antica, ch’ora
Qual rara nebbia è gita innanzi al sole.
O care , oneste , umil, dolci parole,
Voi l’avete dal cor fugata allora,
Ch’io v’ascoltava per lo mio peggiore*.
Ombrosa selva, u’par cbe l’aria spirî
Più dolce a consolar miei lunghi guai,
Fida piaggia, dov’io talor trovai
Qualche conforto a miei gravi martiri 3
O riposti d’amor dolci ritiri
A pensier nostri amici, e come mai
Fie che non v’ami ognor, com’io v’amai,
O ch’altrove lo stil volga e i desiri?
Ma ben vorrei, che al grave e tristo core
Quella pace rendeste antica, ch’ora
Qual rara nebbia è gita innanzi al sole.
O care , oneste , umil, dolci parole,
Voi l’avete dal cor fugata allora,
Ch’io v’ascoltava per lo mio peggiore*.