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VIII.
Ahi ! chi mi diede, e ad un tempo mi tols®
Quel mio tesoro, onde superbo gia?
Àhi ! chi distrinse , e ad un tempo disciolse
Quel nodo, onde pendea la vita mia ?
Colui di doppio acciajo io giureria,
Che ’1 duro petto intorno si ravvolse :
Colui, cred’io, d’orsa arrabbiata e ria
Da le ferigne mamme il latte colse.
Meglio era pur per me mai non vedella,
Che veduta, dover lasciarla poi
Si presto , per non più vederla mai,
Che non vomiti, o inferno , i mostri tuoi,
Che non scagliate, o Erinni, una facella
Contro colui cagion di tanti guai?
VIII.
Ahi ! chi mi diede, e ad un tempo mi tols®
Quel mio tesoro, onde superbo gia?
Àhi ! chi distrinse , e ad un tempo disciolse
Quel nodo, onde pendea la vita mia ?
Colui di doppio acciajo io giureria,
Che ’1 duro petto intorno si ravvolse :
Colui, cred’io, d’orsa arrabbiata e ria
Da le ferigne mamme il latte colse.
Meglio era pur per me mai non vedella,
Che veduta, dover lasciarla poi
Si presto , per non più vederla mai,
Che non vomiti, o inferno , i mostri tuoi,
Che non scagliate, o Erinni, una facella
Contro colui cagion di tanti guai?