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Per sacro Qratore..
XXXVII.
Voi pur Tudite, immonde e sozze genti,
De gli augelli d’averno esca e pastura:
E voi pur sacre profanate mura ,
Yoi vi scotete al suon de gli aspri accenti.
Tai gli udisti ancor tu da le frementi
Labbia tonar del gran Profeta, o impura,
E incontro a Dio città mai sempre dura,
E so che al rimembrar pur ti sgomenti ;
Allor che 1 grave lezzo di tue tante
Lussurie per lo cielo immenso sparso
Ascese a nausear l’eterno Padre :
Nè molto andô, che l’ampie assirie squadre
Bovesciar sopra ti vedesti, e infrante
Cader tue torri e guasto il tempio ed arso.
Per sacro Qratore..
XXXVII.
Voi pur Tudite, immonde e sozze genti,
De gli augelli d’averno esca e pastura:
E voi pur sacre profanate mura ,
Yoi vi scotete al suon de gli aspri accenti.
Tai gli udisti ancor tu da le frementi
Labbia tonar del gran Profeta, o impura,
E incontro a Dio città mai sempre dura,
E so che al rimembrar pur ti sgomenti ;
Allor che 1 grave lezzo di tue tante
Lussurie per lo cielo immenso sparso
Ascese a nausear l’eterno Padre :
Nè molto andô, che l’ampie assirie squadre
Bovesciar sopra ti vedesti, e infrante
Cader tue torri e guasto il tempio ed arso.