E ai miovi detti
Stupia natura,
I cui sacri tesori egli ne apri.
Al sig. cavaliere Pierpaolo Carrara .
cui era morta la uioglie.
Già due volte col sole
Da la stellata Erigone
De l’anno usci la pampinosa prole ,
E già due volte i veneti
Colli di rosseggianti uve allegrô ,
Da che colei, che in aureo
E santo nodo amor, Carrara, aggiunseti ,
Delizia dei tuo talamo,
L’avaro irremeabile
Flutto di Lete , ignuda ombra , varcô .
E ancor non he, che al vento
Di duol nembo s'x torbido
Spargasi, e cessi il grave aspro lamento,
Ond’hai già piena Italia
Da l’alpe estrema al messinese mar?
JMè più dovran diYenere
A’molli versi i cari furti intessere
I lieti cigni ausonii-,
M 4
Ma
Stupia natura,
I cui sacri tesori egli ne apri.
Al sig. cavaliere Pierpaolo Carrara .
cui era morta la uioglie.
Già due volte col sole
Da la stellata Erigone
De l’anno usci la pampinosa prole ,
E già due volte i veneti
Colli di rosseggianti uve allegrô ,
Da che colei, che in aureo
E santo nodo amor, Carrara, aggiunseti ,
Delizia dei tuo talamo,
L’avaro irremeabile
Flutto di Lete , ignuda ombra , varcô .
E ancor non he, che al vento
Di duol nembo s'x torbido
Spargasi, e cessi il grave aspro lamento,
Ond’hai già piena Italia
Da l’alpe estrema al messinese mar?
JMè più dovran diYenere
A’molli versi i cari furti intessere
I lieti cigni ausonii-,
M 4
Ma