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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 2) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28021#0219
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Qüïnto; â i i

come mai la luna nelle regioni del cielo
potrebb’ ella essere attorniata da un flub
do ? Troppo la grande resistenza proverebbe
nel procedere innanzi per l’orbe suo ; verreb-
be il suo moto a rallentarsi in poco d’ ora,
e ad estinguersi : nè altrimenti saria de’ pia-
neti , se girassero intorno al sole per uno spa-
zio pieno di materia . E non potrebbe , disse
la Marchesa, cotesta celeste materia esse-
re cotanto pura, cotanto fma e sottile,
che poco o niuno impedimento facesse al
moto clella luna ? E s’ ella fosse per assai
più volte , che noi immaginar non potrem-
mo , più sottile dell’aria? Fate pure, io
ripresi , Madama , ch’ ella sia cosi sottile ,
cosi hna, e cosi eterea, come è la mate-
ria del Cartesio . E già vedrete, che s’ el-
la riempie di sè medesima ogni sjiazio , è
tutt’ uno , che s’ella fosse una massa tutta
solida e massiccia . La resistenza , che pro-
vano i corpi nel muovere per entro a un
fluido , tanto è maggiore, quanto maggio-
re è il numero delle particelle del fluido,
che, per procedere innanzi, hanno da muo-
vere di luogo ; dovendo pur essi altrettan-
to perdere di moto , quanto ne danno. Or

O a che
 
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