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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 2) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28021#0292
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284 D I A L O G O

Colui, cui diè di propria rnan natura
Le immutabili leggi, ond'essa V ampia
Regge Universo ; a lui solo cortese,

Ritrosa agli altri.

eon quello che seguita . Credete a me , che
quando s’ è fatta in cuore la sentenza , è
superfluo udir le parti. Oh l qui, disse la
Marchesa , ha molto ben ragione il sig. Sim-
pdicio. La yerità non ammette parzialità
alcuna; è nimica mortale di qualunque pre-
venzione paresse la meglio fondata . Orsù ,
sig. Simplicio, esponeteci voi medesimo
qualche altro canone di quegli, che avete
in riserva ; e vediamo se ci sarà modo di
trovarci la spiegazione, sì o no. Senza sti-
racchiatura, egli rispose, credo fosse al-
quanto difhcile trovar la spiegazione di quel-
lo, per cui si viene a stabilire, che rag-
giando un fondo scuro per un mezzo pri»
ma chiaro e poi oscuro , come si abbatto-
no insieme quelle cose , che producono ii
colore azzurro e il giallo, o il violato e il
giallo, apparisce sempre il color verde.
Non so come di questa faccenda ne cavas-
sero i piedi i signori neutoniani. E quali
sono le esperienze, ripigliô la Marchesa,

sulle
 
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