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S E S T O . OIJ

co in là risale la vera storia delle come-
te, perchè vi si possano fondar su delle
giuste predizioni. Non sono ancora cencin-
quanta anni passati, che il Keplero , astro-
nomo per altro chiarissimo , sosteneva ch’
elle erano le balene e i mostri dell’etere,
e per via di una facoltà animale venivano
a generarsi, diceva egli, dalla feccia di
quello . Quegli stessi, che stando alla sen-
tenza di ejualche antica scuola le credeva-
no corpi durevoli, e non altrimenti pas-
seggieri o meteore , 1’ ordine del tutto igno-
ravano de’ loro movimenti : e avvisavano ,
che fossero in molto maggior numero, che
in fatti non sono ; siccome all’ Opera una
cinquantina di comparse ch’ escono entra-
no e ritornano in scena, i fanciulli le pren-
clono per uno esercito . Ticone fu il pri-
mo alla fme del cinquecento ad osservar-
le con esattezza , a mostrare che si dovea-
no veramente riporre tra i corpi celesti ,
a tenerne un registro fedele : e solamente
dal Neutono in qua si sanno le leggi, al
le quali ubbidiscono anch’ esse . Ma atteso
la lunghezza delle loro orbite , alcune del-
le quali superano di ^ran lunga l’età dell’

uomo,
 
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