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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 3) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28022#0142
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cosi bene spezzati, e camminano con gar-
bo tanto naturale ; dove un botanico an-
drebbe ad erbolare .

Quello che è Tiziano nel paesaggio , è
neir architettura Paolo veronese. Ma , a
quel modo che nel paesaggio conviene pri-
ma di ogni cosa studiar la natura, cosi
nell’ architettura guardar conviene i più
belli esemplari dell' arte , quali sono gli
avanzi degli antichi edifizj , e le fabbriche
di quei moderni , che nelle cose antiche
posero più di considerazione e di studio.
Dietro ai Brunelleschi e all’ Mberti, che
furono i primi a dar nuova vita all’ archi-
tettura, vennero Bramante , Giulio roma-
no , il Sansovino , il Sanmicheli, e il Pal-
ladio, che sovra tutti faria mestieri guar-
dare, e bene invasar nella mente . Nè so-
no da passare senza la debita rissessione le
opere del Vignola, il quale Yiene creduto
starsene più attaccato all’antico , ed essere
più esatto dello stesso Palladio ; ond’ è , che
tra tutti i moderni architetti, secondo la
comune opinione , egli ha il grido . Stan-
do non alla opinione, ma alla verità, par-
mi, che si possa asfermare , che il Λ7 igno-

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