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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 3) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28022#0383
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SOPHA l’Opera in Musica . οη5
come al pari di Paolo ebbe la gloria di aver
recato Parte al soimno, per quanto si ap-
partiene alla magniiicenza, eaun certo che
di maraviglioso ; cosi ancora, egualmente
che Paolo, ebbe il clestino di averla messa
in fondo per conto degli allievi, che creb-
bero sotto di lui. Rivolti costoro ad imita-
re ciò, che nelle sue invenzioni vi era di
più facile, cioe la bizzarria, e lasciato il
fonclamento dell’arte che le rendea verisi»
rnili, si (allontanarono via via da lui facen-
do professione di seguirlo. Le piu nuove
fantasie, i più gran ghiribizzi del mondo ,
trabiccoli centinamenti tritumi trafori, ogni
cosa è messo da loro in opera, purchè ab-
bia clello strano. E per non parlare di una
certa Ioro arbitraria prospettiya, che sono-
si creati in mente, danno dipoi il nome di
gahinetto a ciò, che potrebbe a un bisogno
chiamarsi un salone o un atrio ; e chiama-
no prigione ciò, che servir potrebbe per
un cortile, e forse anche per una piazza.
Racconta Vitruvio, come, avendo un pit-
tore di quadratura dipinto a Tralli una sce-
na, e avendovi hgurato non so quali cose
là, doye per ìa verisimiglianza hgurarle non

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